Corriere Fiorentino (S.Rossi) – Sacrificio e talento. Nel calcio, di solito, raramente parlano la stessa lingua. Chiesa ed El Shaarawy però non sembrano pensarla così per la gioia degli allenatori, soprattutto di quelli sempre alla ricerca del «giocatore moderno», quello che dà tutto e poi, magari, risolve pure la partita. Domani pomeriggio al Franchi si ritroveranno di fronte, si guarderanno da lontano, entrambi nel ruolo di esterno d’attacco. Ma in comune, oltre al ruolo, hanno pure un sogno: partecipare ai prossimi mondiali di Russia 2018. Proprio oggi pomeriggio il ct Ventura diramerà l’elenco dei convocati per il doppio spareggio contro la Svezia. Fra questi ci sarà sicuramente il romanista, protagonista assoluto dell’ultimo periodo giallorosso mentre Chiesa dovrà rimandare ancora l’appuntamento con la nazionale «dei grandi» per essere a disposizione di Di Biagio con l’Under 21. Ventura, del resto, sa che questo non è il momento di sperimentare, il momento di Federico insomma potrebbe arrivare più avanti. Il ct, per ora, considera titolari Candreva e Insigne con Bernardeschi e proprio El Shaarawy come alternativa. Chiesa, insomma, dovrà farsi largo tra queste gerarchie, approfittando delle difficoltà degli altri per provare ad entrare nel gruppo. Lo scontro diretto di domani con El Shaarawy dunque appare come un’occasione ghiotta per impressionare il ct. Certo, il giallorosso è tra i più in forma del campionato. I guai fisici dei tempi del Milan appartengono al passato, e adesso sta trovando continuità di impiego e di rendimento.
Pochi giorni fa è stato l’eroe della notte Champions all’Olimpico grazie alla doppietta con cui la squadra di Di Francesco ha sconfitto il Chelsea. Un risultato che gli è valso il titolo di giocatore della settimana per la Uefa. Quella sera, per la prima volta, l’italo-egiziano ha giocato come esterno destro. Proprio il ruolo che ricopre anche Chiesa. Un’idea nata un paio di giorni prima, un ruolo che ha fatto appena in tempo a sperimentare in allenamento. Le risposte arrivate sono state subito ottime, al punto che il tecnico insisterà ancora su questa soluzione. E così a Firenze sarà proprio lui a completare il reparto offensivo con l’amico e rivale Perotti sulla sinistra e Dzeko al centro. Chi conosce El Shaarawy racconta di un ragazzo maturato, che spesso ospita a casa il fratello e agente Manuel. Inoltre ha scelto di abitare nel tranquillo quartiere del Torrino, vicino agli amici Florenzi e Pellegrini e a due passi del centro sportivo di Trigoria. Casa e campo, per distrarsi solo qualche partita al biliardo. Semplicità è la sua nuova regola, proprio come Chiesa che è il volto pulito e il simbolo della Fiorentina di Pioli. Federico è uno dei pochi che, nella sciagurata sconfitta di Crotone, ha provato a fare la prestazione. Domani al Franchi ci sarà la prima grande sfida della stagione e il figlio d’arte vuole essere protagonista. Il ct Ventura seguirà la partita dalla televisione, ad oggi non è atteso al Franchi in tribuna. Senza dubbio, nonostante le scelte siano già state prese, avrà un occhio di riguardo per i due esterni. Che fino a pochi giorni in comune avevano soltanto la Liguria come terra di origine e il mondiale come sogno. Adesso sono primi rivali, concorrenti sulla fascia destra. La spunterà chi arriverà alla fine con maggiore costanza ed energie. A partire da domani.