Corriere dello Sport (R. Maida) – Cosa avevamo visto della Roma prima di scoprirne l’altra faccia a Udine? La squadra che si stava abituando a concedere poco o nulla a tutti gli avversari, che aveva incassato solo un gol su punizione nelle prime quattro giornate, si è squagliata improvvisamente senza riuscire a limitare i danni.
Gli errori di Karsdorp e Rui Patricio, decisivi nei primi due gol, non bastano a raccontare una partita assurda nella quale solo Dybala e Matic, guarda caso due giocatori nuovi, sono sembrati all’altezza della situazione. Negli spogliatoi la delusione è enorme. Non a caso, nessuno ha commentato la debacle davanti alla stampa. Un fatto insolito per la Roma, che evidentemente vuole riordinare le idee piuttosto che dire banalità. La situazione più preoccupante però coinvolge Tammy Abraham.
E l’infortunio alla spalla, che per fortuna non sembra serio, non c’entra neanche un po’. La verità è che Abraham non è ancora tornato il centravanti della scorsa stagione. I segnali si erano intuiti nelle prime settimane, nonostante il gol importante segnato alla Juventus, e si sono manifestati in tutta la loro crudezza alla Dacia Arena. La sua speranza è che Gareth Southgate, seduto in tribuna per osservare lui e Smalling in prospettiva dei Mondiali, non abbia considerato probante il test di ieri. Altrimenti la corsa in Nazionale si complicherebbe non poco. Proprio Abraham potrebbe inizialmente riposare, concedendo la prima da titolare a Belotti.