La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nemanja Matic può essere l’uomo della svolta della Roma. Sarà il regista del primo passaggio in uscita, sarà il frangiflutti davanti alla difesa, sarà il gigante che di testa sa fare male come sa risolvere le situazioni difficili. Insomma, un il regista (poco classico) che potrebbe far lievitare il rendimento dei giallorossi, in cui ha già grande fiducia.
“Penso che la squadra abbia un grande potenziale. Certamente ho guardato qualche partita, anche perché ci giocavamo dei miei ex compagni di squadra. La squadra ha molto potenziale e lavorando bene potremo raggiungere grandi obiettivi. Vedremo cosa riusciremo a fare la prossima stagione, ma sono sicuro che potremo fare grandi cose. Il mio obiettivo è competere su tutti i fronti. Cercheremo di vincere il più possibile. Sono sicuro che lotteremo per tutti i trofei”. E la sensazione è che non parli solo per slogan.
Non nascondiamolo, Matic ha scelto la Roma perché ad allenarla c’è quel Mourinho che lo ha guidato sia al Chelsea che al Manchester United. Per questo dello Special One parla così: “Con lui ho già lavorato e ho un ottimo rapporto. È stato uno dei motivi per cui sono venuto qui. Devo ammettere che lavorare con lui non è sempre facile. Sa essere un allenatore severo. Ma è vincente ed è il tipo di allenatore con cui voglio lavorare perché anche io voglio vincere. È un allenatore vincente, che trasmette questa mentalità ai suoi giocatori. Sono impaziente di iniziare a lavorare con lui e con la squadra. Spero che insieme potremo fare grandi cose“.
Questo è l’entusiasmo di cui l’allenatore portoghese sembra avere bisogno. Per questo di Matic dice: “È uno dei miei ragazzi. Insieme abbiamo combattuto e vinto. È un giocatore fantastico, uno dei miei. Rappresenta tutto quello che vogliamo in un calciatore: lealtà, consistenza e ambizione“. Una investitura.