Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma è tornata. Dopo la qualificazione in Champions e la prospettiva di giocarsi i quarti di finale con il Barcellona, ieri la squadra di Di Francesco è andata a vincere per 2-0 a Crotone la sesta partita delle ultime sette, consolidando il terzo posto. Con questo successo, arrivato cinque giorni dopo quello ottenuto contro lo Shakhtar Donetsk, la Roma ha confermato di essere uscita dal periodo del torpore invernale e ha ripreso a correre. Sul campo e con i risultati, come testimonia la classifica. Nove vittorie in trasferta, lo stesso numero di quelle casalinghe. Questa è la quarta consecutiva fuori casa. Il Crotone si ferma davanti alla difesa giallorossa e alla prodezze di Alisson, dopo sette partite consecutive in cui era andato sempre a segno. Ma questa volta deve recriminare per gli errori sotto porta dei suoi giocatori. La Roma non ha faticato troppo per portare a casa questa vittoria. L’ha costruita nel primo tempo, stabilendo un picco del settanta per cento di possesso palla, con il gol di El Shaarawy. L’ha messa al sicuro nella ripresa, soffrendo un po’ prima del raddoppio di Nainggolan. In mezzo c’è stato l’ardore del Crotone, che si è battuto con coraggio, pur confermando i limiti tecnici che lo costringeranno a lottare fino alla fine per evitare la retrocessione.
TURN OVER – Di Francesco ha cambiato sei uomini rispetto agli undici che martedì hanno ottenuto la qualificazione in Champions. Più di mezza squadra. La Roma è stata subito padrona del campo, con più del settanta per cento di possesso palla, anche se le seconde linee chiamate in causa hanno incontrato qualche difficoltà nell’inserirsi in un meccanismo consolidato. Meglio la manovra nel primo tempo, anche se la squadra di Di Francesco ha dovuto cercare il gol per le vie esterne perchè con un avversario schiacciato in difesa era difficile trovare l’imbucata in profondità. La Roma è passata in vantaggio al 39′ con El Shaarawy, al sesto centro in campionato, su assist chirurgico di Kolarov. Quindici passaggi di fila prima della rete, sembrava la copia del primo gol di Dzeko a Napoli. Una qualità elevatissima nel palleggio che in qualche occasione la Roma ostenta. La squadra giallorossa avrebbe potuto chiudere la partita e invece ha rischiato di complicarsela all’inizio della ripresa, quando Fazio, con un controllo con troppa sufficienza a centrocampo, ha lanciato in contropiede Trotta. Ci ha pensato prima Alisson, alla sua maniera e poi Stoian, che scoordinato ha mandato alto sulla ribattuta-miracolo del portiere. Il Crotone ha provato ad attaccare alla ricerca del pareggio e si è esposto inevitabilmente al contropiede. Nainggolan e Kolarov hanno avuto l’occasione per chiudere la partita ed è stato il belga a firmare il raddoppio a un quarto d’ora dalla fine. Il ritorno di Radja anche in fase di realizzazione è coinciso con la rinascita della Roma. E’ uscito dal letargo e nelle ultime cinque partite ha al suo attivo un gol e quattro assist.
IL TENTATIVO DI ZENGA – Al Crotone resta il rimpianto di aver trovato un grande portiere sulla sua strada. E nel finale Fazio ha salvato due volte su una mischia pericolosa in area, quando Zenga ha potenziato l’attacco. Nella ripresa la Roma ha abbassato il ritmo, la stanchezza si è fatta sentire. Ricci alla distanza è riuscito a frenare l’irruenza di Kolarov e i giallorossi non hanno spinto più da quella parte. E’ andata meglio a destra, con l’ingresso di Florenzi, esterno alto davanti a Bruno Peres. L’azzurro, salutato dai tifosi del Crotone prima della partita, ha dato il via all’azione del raddoppio.