Il Messaggero (D. Aloisi) – Da oggi la Roma torna a fare sul serio e per Ranieri si avvicina il terzo esordio da allenatore giallorosso. A Napoli e nelle prime uscite si affiderà alla vecchia guardia. Mancini, Pellegrini e Cristante sono pronti a mettersi a disposizione del tecnico. Tutti e tre negli ultimi mesi sono finiti nell’occhio del ciclone e i tifosi allo stadio non li hanno mai risparmiati.
Ma Claudio non ha dubbi. Si ripartirà da loro, almeno all’inizio della sua terza avventura a Trigoria. Lorenzo e Bryan li ha già allenati nel 2019 – così come El Shaarawy – e si aspetta il massimo. Questo non significa che i giovani verranno abbandonati. L’obiettivo è quello di proteggerli in un momento complicato per tutti: “La Roma ha preso tanti giovani e tutti validi. Vanno inseriti in una squadra compatta. Qui è cambiato un allenatore, ne è arrivato un altro… Rischiano di andare allo sbaraglio”.
Per questo anche Niccolò Pisilli, tra i più promettenti del vivaio, all’inizio rischia di trovare meno spazio. È stato l’unico giallorosso convocato da Luciano Spalletti e Ranieri conosce il suo valore. Poi c’è Matias Soulé che si è spento col passare delle settimane dopo l’accoglienza da star a luglio. È apparso già più carico nei primi allenamenti e aspetterà il momento giusto.
Sir Claudio può essere l’uomo giusto per dare una mano ai giovani a crescere. Ha sempre saputo lavorare con i giovani riuscendo cogliere il momento giusto per buttarli nella mischia. E questo accadrà anche nella Roma. «Ai ragazzi chiedo di essere motivati», ha detto un anno fa. E tutti dovranno dare il 120% per dimostrare di meritarsi una maglia da titolare.