Nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo in onda sulle frequenze di Tele Radio Stereo è intervenuto Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio del Comune di Roma, per parlare dello Stadio della Roma a Pietralata. Queste tutte le sue parole:
Il nuovo Policlinico e il nuovo Stadio della Roma.
“Mi viene da sorridere… Lì si dovranno fare il Technopole, i palazzi di Rfi… lo Stadio, il Policlinico… Ad oggi in piedi c’è lo Stadio, non c’è nulla riguardo il Policlinico. Lo Stadio sta andando avanti, siamo nelle fasi delle indagini archeologiche che sono determinanti per la presentazione del progetto”.
Due particelle non sono state espropriate. Le risulta?
“A me no. A me risultano delle particelle dove ci sono defezioni provvisorie, è un procedimento amministrativo che però si risolverà”.
La Roma può già cominciare a lavorare al progetto definitivo?
“Il tema è questo: vanno fatte le indagini archeologiche e in base a queste si deve capire come posizionare lo stadio. Il progetto definitivo, che non ho visto, credo sia completo. L’ultimo tassello che manca è come spostare lo stadio, a seconda se vengono trovate o meno…”.
Avete notizie da parte della Roma?
“Ne abbiamo poche anche noi dalla Roma ma penso che sia il modus operandi della Roma fino ad oggi, non c’è niente di diverso rispetto a prima, un po’ più silenti ma credo che sia dovuto anche ad un cambio societario di tanti tasselli”.
Rispetto a prima la Roma è sparita?
“Dello stadio i referenti diretti sono rimasti gli stessi, però ci sono stati diversi mesi in cui sono spariti. Ieri però ho incontrato la Roma”.
Cosa vi siete detti durante l’incontro?
“Il progetto è grosso modo pronto, anche se non l’ho visto, e che sono in attesa di queste indagini per mettere tutto nero su bianco”.
Lei ha incontrato persone importanti della Roma?
“Sì”.
Tema mobilità. Il possibile spostamento del Policlinico Umberto I in quella zona, potrebbe rallentare l’iter dello stadio?
“Da quello che credo, ma è una mia idea, questa è una trovata giornalistica. Lì il Policlinico Umberto I non può essere spostato perché non ci sono spazi, ovvero terreni della Regione Lazio. Credo sia possibile la seconda ipotesi ovvero quella di spostarlo a Tor Cervara, questa la vedo più plausibile”.
L’iter allora non è completo da parte del Campidoglio…
“Noi abbiamo fatto tavoli tecnici, che sono stati motivo di confronto e approfondimento anche per il progetto definitivo che presenterà la Roma. Io non ho contezza di questo tavolo tecnico sulla mobilità, al momento c’è bisogno di un tavolo complessivo su tutti gli agenti e attori che saranno chiamati in causa. Mi spiego meglio: in quell’area dello stadio sorgerà il Technopole, il palazzo dell’Istat, i grattacieli di Ferrovie dello Stato… Quindi, dal momento in cui si va a fare un discorso stadio, è imprescindibile che non si faccia un discorso con tutti questi attori. È un tavolo importante da fare”.
Voi avete chiesto 25.000 parcheggi ma la Roma ne avrebbe inseriti solo 5.000. È vero?
“Sì, queste sono le nostre richieste. La legge prevede che per uno stadio di 63.000 posti, deve essere presente la metà dei parcheggi auto. Se facciamo un ragionamento più complessivo, considerando i parcheggi del Technopole e dell’Istat, anche meno di 30.000 potrebbero andare bene. La domenica si potrebbero così utilizzare anche gli altri parcheggi ed il ragionamento sarebbe più ampio. Da 5.000 a 25.000 siamo lontani… Vediamo che succede”.
Lo stadio per il 2027?
“Ad oggi siamo nei tempi, questo lo dico. Un euro simbolico me lo gioco. Da parte dell’amministrazione c’è tutta la volontà di arrivare a dama per tanti e tanti motivi, sarebbe un colpo ad effetto. Non è solo l’amministrazione, però, c’è anche la Roma che deve mettere del suo. 600 milioni? Secondo me non bastano”.