Ultima chiamata: Abraham può ritrovarsi nelle partite prima della sosta

Il Tempo (L. Pes) – Il primo anno, soprattutto per un attaccante, solitamente è quello dell’ambientamento, con l’esplosione che arriva alla stagione successiva in un nuovo campionato. Ma Re Abraham, da quando è a Roma sembra successo esattamente il contrario.

L’amore subito scoppiato con il pubblico, le corse a perdifiato dietro agli avversari, i gol (dopo i tanti legni colpiti) che dall’autunno scorso in poi sono cominciati ad arrivare, in un matrimonio perfetto tra il ragazzo della fredda e piovosa Londra e i calorosi e passionali tifosi giallorossi.

Ma in questa stagione le cose sembrano andare diversamente. Un gol a Torino in casa della Juve ad inizio stagione, che sembrava il preludio per una seconda stagione trionfale, poi i mesi più bui fino alla ripresa di gennaio e al nuovo digiuno. L’ex Chelsea, infatti, non segna in campionato da più di un mese, precisamente da Roma-Empoli del 4 febbraio. Ed è reduce da una pessima prestazione contro il Sassuolo, dopo alcune settimane complicate dal problema all’occhio.

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