Ufficiale: rinviata Parma-Udinese. Lucarelli: “Ultimatum da parte della squadra”. Manenti: “Sono circondato ma proseguo”

AS Roma v Parma FC - Serie A

E’ ufficiale: la gara tra Parma e Udinese, prevista per domenica alle 15 al “Tardini” è stata rimandata a data da estimarsi, in quanto non sussistono le condizioni di sicurezza minime a causa dell’impossibilità di mettere a disposizione un numero sufficiente di steward, che non ricevono gli stipendi da 8 mesi. A confermarlo è stato il sindaco di Parma Pizzarotti.

Niente allenamento pomeridiano a Collecchio: Roberto Donadoni ha cancellato la seduta. Intanto il capitano, Alessandro Lucarelli, ha commentato la situazione: “Ieri c’è stato un colloquio con il presidente: l’unico problema che ci ha fatto presente è la difficoltà di portare i soldi in Italia. Ci ha ribadito che tenterà di farci avere delle garanzie in giornata. La pazienza ha un limite: il nostro gruppo ha dato un ultimatum. Il tempo ormai sta per scadere. È giunta l’ora di mostrare i fatti a questa squadra. Se così non sarà, ci muoveremo secondo la strada che abbiamo delineato. La Figc? Sinceramente, mi viene da ridere: nel momento in cui si è delineata la possibilità di non scendere in campo, ecco che sono comparsi immediatamente gli uomini della Federazione. Tengono alla regolarità del campionato o hanno a cuore le sorti del Parma? Lo capiremo solo dopo il confronto“. Manenti ha commentato queste ultime voci: “Sono circondato ma proseguo. Sono solo come sempre: ora sto facendo l’assemblea dei soci, più tardi incontrerò la stampa“.

Un nuovo capitolo legato al Parma Calcio è stato avviato: la Procura di Parma avrebbe aperto, infatti, un altro fascicolo di indagine che si aggiungerebbe a quello per il fallimento della società emiliana, la cui udienza è fissata il 19 marzo 2015. E’ intervenuto anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: “La situazione non è più contenibile: si è deciso di entrare in gioco in modo deciso. Incontrerò i giocatori assieme a un avvocato della Figc: vogliamo salvaguardare il titolo sportivo. Non è detto che il fallimento pilotato sia una soluzione. Da Manenti abbiamo ricevuto solo parole per ora. Io voglio rassicurazioni o la libertà, con altri imprenditori, di salvare il Parma, un valore per la città. Alla Figc e alla Lega ho ribadito che ritengo impossibile permettere di comprare una squadra di calcio con decine di milioni di debiti, senza avere nessuna garanzia“.

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