La Repubblica (F. Vanni) – La trattativa tra club e giocatori per gli stipendi di marzo e aprile arriva ad una svolta decisiva. La UEFA ha fatto sapere che, chi non ha pagato le due mensilità ai propri tesserati non potrà partecipare alle competizioni europee della prossima stagione, a meno di un accordo scritto con i calciatori. Atteggiamento diverso da quello adottato dalla FIGC, che permetterà l’iscrizione al prossimo campionato anche alle società con contenziosi in atto con i propri giocatori. La decisione del massimo organo del calcio europeo va a favore dell’AIC, che chiede un confronto con la FIGC. Intanto all’estero la Liga ripartirà l’8 giugno, mentre per la Premier League non c’è ancora una data e la quarantena obbligatoria per chi entra nel Regno Unito, decisa dal governo Johnson, mette a rischio la partecipazione dei club inglesi a Champions ed Europa League nel mese di agosto.