L’indiscrezione arriva direttamente dalla Turchia. Due emissari della Roma sono da martedì a Istanbul per provare a chiudere la trattativa con il Fenerbahce per il centrocampista Uçan. Un braccio di ferro che va avanti in modo silente da mesi. Il club giallorosso, forte della volontà del calciatore (nonostante le smentite dell’agente Uzun), è riuscito a far scendere la valutazione iniziale da 15 a 12 milioni. Ancora troppi per Sabatini che vorrebbe chiudere l’affare tra i 7-8 milioni, anche se il presidente Yildirim – spiegano in Turchia – difficilmente ne accetterà meno di 10. Tuttavia il fatto che gli intermediari che si trovano per conto del club giallorosso siano ancora a Istanbul, lascia intendere come le parti continuino a trattare.
DOPPIA VERITA’ – A Roma tiene banco la querelle-Benatia. Sabato proverà a far chiarezza sulla questione Sabatini, atteso a Trigoria in sala stampa. Anche perché con il passare delle ore, il caso s’infittisce sempre di più. Il club fa trapelare come l’offerta recapitata al calciatore sia stata di 1,8 milioni più premi. Dall’entourage del difensore filtra invece come l’aumento consista ‘solamente’ in 350mila euro (quelli guadagnati in questa stagione con i bonus), gli stessi che sono stati promessi in più sia a Castan che a Gervinho. Una linea societaria, quindi, in tema di adeguamenti che non avrebbe preso in considerazione la promessa maturata lo scorso anno di «rifare completamente il contratto». La rottura sembra difficile da ricomporre e all’orizzonte si profila un derby inglese (City-Chelsea), con Bayern terzo incomodo. In quest’ottica la Roma sta studiando un’offerta ufficiosa del club di Mourinho, recapitata attraverso manager stranieri, valutata complessivamente 38 milioni e comprensiva del cartellino di Lukaku. Tuttavia finché nessuno si muove ufficialmente l’asta è aperta. Almeno questa è la speranza.