Il Messaggero (S.Carina) – Meno cinque alla chiusura del mercato e la Roma è ancora alla ricerca del difensore centrale. Sono diversi i profili che a Trigoria stanno prendendo in considerazione in queste ore anche se nessuno convince al 100%. L’empasse è dovuta al fatto che la Roma era convinta sino a qualche giorno fa di poter arrivare a Caceres. Un’intesa di massima con il manager esisteva, la destinazione era di gradimento del calciatore e si riteneva che con il contratto in scadenza a giugno ci fossero tutte le condizioni ideali per regalare l’uruguaiano a Spalletti. Ma non erano stati fatti i conti con la Juventus. A costo di perderlo a parametro zero tra sei mesi, Allegri ha convinto la dirigenza a tenere in rosa Caceres. E questo ha spiazzato Sabatini. Il sudamericano rimane un obiettivo per giugno (quando sarà libero) ma ora va trovato un altro centrale.
CHIMERA CAHILL – Il modus operandi del ds non agevola. I nomi sul tavolo sono diversi. Italiani e stranieri. I primi costano molto di cartellino, gli altri d’ingaggio. Per Tonelli ad esempio, l’Empoli chiede 8 milioni e ora, visto l’interesse per Barba di diversi club della serie A, l’intenzione della società toscana è privarsi dell’ex primavera giallorosso e tenersi il centrale titolare, da cedere poi a giugno. Acerbi invece costa 10 milioni: la Roma potrebbe inserire Mazzitelli ma la valutazione viene comunque ritenuta eccessiva. Fuori portata invece l’ingaggio di Cahill per il quale, tramite l’intermediario di riferimento a Londra, il ds si è informato col Chelsea. L’esplosione di Zouma al fianco dell’inamovibile Terry, ha relegato il nazionale inglese in panchina. Ma gli oltre 5 milioni annui di stipendio frenano (apparentemente) ogni tipo di velleità. Al netto delle smentite di routine dell’agente, Sabatini attraverso un agente di fiducia ha chiesto Neto allo Zenit. La chiusura del club russo non è stata sulla possibilità di cedere il calciatore ma sulla formula proposta dalla Roma: prestito con diritto di riscatto. Inserendo l’obbligo, l’operazione può andare in porto. C’è poi Rolando, del quale si è parlato nell’ambito della richiesta d’informazioni avanzata dal Marsiglia per Doumbia (che in queste ore è vicino invece al Fenerbahce; anche l’Aston Villa è in corsa).
TENTATIVO IN EXTREMIS – La Roma ha bussato anche la porta del Bologna per Oikonomou: “no” è stata la replica dell’ad rossoblù Fenucci che considera il greco incedibile, almeno in questa finestra del mercato di gennaio. Stessa risposta (per ora) dall’Inter per Juan Jesus. E così, nelle ultime ore, Sabatini sta provando ad inserirsi nella trattativa tra la Sampdoria e lo Stoccarda per Zukanovic. Operazione difficile, non impossibile anche se l’agente Martina in giornata è atteso nella città tedesca per chiudere l’affare. Se il bosniaco dovesse finire in Bundesliga, potrebbero allora tornare in auge nomi che inizialmente erano stati accantonati. Tra questi, c’è quello di Arbeloa. Difensore versatile (può ricoprire i quattro ruoli e sa giocare sia in una linea a tre che in una quattro), esperienza da vendere (in carriera ha vinto tutto), fisicamente ancora valido, in scadenza di contratto nel prossimo giugno: è un profilo che a Trigoria – nonostante non sia più giovane (è un classe ’83) – hanno ripreso in considerazione.
REBUS PEROTTI – Ufficializzata la cessione di Gervinho (18 milioni più uno di bonus) slitta ancora il trasferimento di Perotti. L’argentino è impaziente: il Genoa è pronto a prendere Ionita e Floro Flores. Tutto dipende dalla Roma. Domani potrebbe essere il giorno giusto.