Il Messaggero (P. Liguori) – Imputato Mourinho, cosa si è messo in testa? Tornare in Italia come un eroe popolare, sugli scudi dei tifosi che riempiono l‘Olimpico, come mai prima, e la seguono in trasferta come un Comandante? E, da quella posizione, ridicolizzare le istituzioni calcistiche, cominciando dalle personalità fragili e permalose degli arbitri?Nossignore, non glielo permetteranno mai. E avrà anche quasi tutta la critica ufficiale contro, in cerca solo dei suoi passi falsi, perché una differenza così netta tra il pensiero dei padroni della critica e il pubblico dei tifosi è insopportabile. È ora si difenda, se può!
Tutti quelli che hanno un cuore giallorosso sono con Mou, non era così dai tempi di Francesco Totti, ci mancava un condottiero. E oggi può tornare anche Lorenzo Pellegrini, il capitano e gli altri hanno capito abbastanza bene la lezione di José, anche in portoghese. A Roma si chiamavano “portoghesi” quelli che non pagano, che entrano gratis. Ora non più, Mourinho regala calcio e divertimento, carattere e sorrisi, paghiamo volentieri per un portoghese cosi che, soprattutto quando è calmo e ancora più micidiale. Prima di lui, soltanto Liedholim ci aveva regalato una “cojonella” tanto divertente. Daje!