Tutti gli uomini di Mourinho: ecco lo staff Special

Corriere dello Sport (C. Zucchelli) – Quando, poco più di un anno fa, dopo pochi mesi Joao Sacramento, il vice di Mourinho, se ne andò da Trigoria in molti si chiesero come mai l’allenatore portoghese avesse interrotto il rapporto con un tecnico bravo e giovane. Non che fosse scarso, non a caso oggi lavora al Psg, ma non aveva (più) una caratteristica che per Mou era importante prima e fondamentale adesso: l’empatia con il gruppo.

Considerato che poi in Italia è spesso solo, con la moglie che fa avanti e indietro da Londra, con i suoi collaboratori Mourinho ha costruito un rapporto che va al di là del campo. Cene, scherzi, battute, decine e decine di foto gelosamente custodite nel suo telefono.

A partire da chi già c’era, come i magazzinieri, i fisioterapisti, lo chef Rillo, il nutrizionista e l’osteopata Martinelli, per finire all’ultimo arrivato, quel Salvatore Foti, il suo vice, scelto un anno fa attraverso uno schermo. Detto che tutti lo chiamano “Lillo“, come l’ex presidente della Regina, Foti studia per diventare allenatore.

Ha un carattere fumantino, è stato squalificato per un mese per aver insultato la terna arbitrale dopo Roma-Cremonese di Coppa Italia, ma è benvoluto dai giocatori e, soprattutto, molto preparato. A Coverciano ha preso da poco il patentino Uefa A con tanto di menzione speciale del settore tecnico per l’ottima prova finale.

A capo della parte atletica della Roma c’è Stefano Rapetti, pisano 46 anni, con Mourinho all’Inter e al Manchester. Fautore degli investimenti in materia di attrezzature all’avanguardia per lo studio e quindi di prevenzione degli infortuni, lavora con Carlos Lalin Novoa, il responsabile della riatletizzazione. Lalin ha conosciuto Mou al real e non si sono più separati. Si occupa anche dell’amico José, con tanto di programma personalizzato a seconda delle esigenze.

Altri uomini chiave sono Michele Salzarulo, Department Match Analyst, e Giovanni Cerra, anche lui analista. Salzarulo una vita all’Iter, ha lavorato con Mourinho in nerazzurro. Cerra è invece romano e romanista. Lui e Mou hanno collaborato a Manchester, si conoscono benissimo e solo una volta ha chiesto un giorno di permesso. Il motivo? “Andare all’Olimpico a vedere l’ultima di Totti“.

Dello staff, infine, fa parte Nuno Santos: tecnicamente è il preparatore dei portieri, in realtà è molto di più. Amico fraterno di Mourinho, carattere a dir poco esplosivo – per informazioni chiedere all’allenatore del Bodo Knutsen – ha conquistato tutti a Trigoria per la passionalità, l’onestà e la schiettezza. I giocatori lo adorano e gli hanno persino dedicato un coro. 

 

 

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