La Gazzetta dello Sport (M.Fontana) – Nella partita d’andata fece ballare la difesa della Roma. Suo il gol del primo vantaggio dell’Hellas, sua anche un’occasione pregiata chiusa con un tiro su cui Rui Patricio piazzò una gran parata. Fu il giorno in cui Gianluca Caprari, lui romano di Roma ed ex della Roma, spinse il Verona a sconfiggerla, nel 3-2 della prima partita con Igor Tudor sulla panchina gialloblù.
All’Olimpico ha fatto anche il raccattapalle, presto diventato noto quando con la stessa velocità che continua a contraddistinguerlo in campo, in una partita del 2008 col Palermo fu abile a depositare il pallone sulla bandierina del calcio d’angolo per accelerare la battuta di Taddei. Quel che bastò per sorprendere il Palermo e consentire a Mancini di siglare la rete che diede alla Roma la vittoria per 1-0. C’era tanto del futuro Caprari in quel ragazzo di quattordici anni, che oggi torna all’Olimpico ma da avversario, come gli è già accaduto altre sei volte in carriera. Al Verona adesso sta vivendo la sua migliore stagione di sempre, con 9 gol e 6 assist ed è pronto ad un’altra sfida al suo passato.