La Gazzetta dello Sport (S. Vernazza) – I tedeschi hanno già un piedi sulla scaletta dell’aereo per Dublino, dove si giocherà la finale di Europa League. Ieri sera il Bayer si è preso la partita con metodo. Prima ha finto di subire la Roma, poi l’ha colpita, congelata e tramortita. Per crederci, bisogna aggrapparsi alle due occasioni rumorose di cui la Roma ha goduto, la traversa di Lukaku sullo 0-0 e la rete fallita di testa da Abraham a due passi dalla porta, all’ultimo secondo, un gol che avrebbe ravvivato la speranza.

Xabi Alonso ha spiazzato De Rossi, difesa spesso a 5 e squadra devota alla ripartenza. Wirtz falso “nove” con Frimpong e Adli ai suoi lati. La Roma parte fortissimo e il Bayer sembra tramortito, ma sta studiando il contropiede perfetto. La partita gira nel momento della traversa di Lukaku su assist di Paredes. Lì la Roma si è illusa che la partita fosse nelle sue mani. Pochi minuti dopo, il pasticcio dello 0-1. Un retropassaggio sciagurato di Karsdorp, d’esterno destro è stato intercettato da Grimaldo che l’ha servito in mezzo a Wirtz per la più comoda delle reti. Da quel momento i tedeschi entrano in possesso della partita fino al termine del match. Nella ripresa il campioni di Germania non concedono nulla perchè si compattano in linee strette a formare una diga. Quando invece gestiva il pallone, tesseva un palleggio ipnotico, come nell’azione del secondo gol, quando nel possesso il pallone è arrivato ad Andrich che con precisione ha battuto Svilar impietrito. Il Bayer persevera nella sua imbattibilità, 47 partite senza neppure una sconfitta, ma nessuno è invincibile per sempre.