Leggo (F. Balzani) – All’Olimpico è la cumbia della Joya. Intesa come sentimento, ma soprattutto in onore di Dybala che segna una tripletta da sogno e manda la Roma a -2 dall’Atalanta. Uno spettacolo per gli occhi quello dell’argentino che ha ribaltato un Torino mai domo e portato la quinta vittoria su sei partite di campionato per De Rossi. Il tecnico ha deciso di puntare sulla difesa a tre per la prima volta e sul ritorno di Smalling al centro del reparto. Ci ha messo un po’ la Roma a riabituarsi al modulo che in realtà si trasformava a seconda del momento del match con Mancini che si sganciava spesso. E infatti nel primo tempo, dopo il palo clamoroso di Kristensen, è soprattutto il Toro a fare la partita.

Però la Roma va in vantaggio grazie un rigore sciocco procurato da Sazonov su Azmoun. Dal dischetto Dybala regala la prima gioia. Nemmeno il tempo di esultare, però, che il Toro pareggia. Cross di Bellanova e colpo di testa di Zapata. De Rossi non cambia modulo e nella ripresa la Roma è un’altra storia. Merito soprattutto di Dybala che al 64′ pennella un tiro da fuori degno della Cappella Sistina. L’Olimpico esplode e l’argentino corre ad abbracciare De Rossi. Entra Lukaku e la Roma chiude i conti: assist perfetto di Big Rom ancora per Paulino che di potenza beffa ancora il Toro. La corsa sotto la Sud sembra mettere la parola fine alla partita riaccesa però nel finale dall’autogol di Huijsen e dagli errori di Sanches.

“Era un po’ che volevo portarmi il pallone a casa, stasera ce l’ho fatta – ride Dybala -.Voglio vincere dei trofei qui, l’ho sempre voluto. Futuro? Ora non lo so, mi godo ogni momento qui”. Se lo gode anche De Rossi: “I campioni in questo sport sono sempre decisivi, nessuno dovrebbe metterlo in discussione. Sapevo che il Torino non mollava, e infatti abbiamo sofferto fino alla fine. Mi piace vincerle così, ma sarebbe meglio ucciderle prima. Abbiamo vinto e l’abbiamo fatto dopo i 120′ giocati giovedì”.