Corriere dello Sport (R. Maida) – C’è un elemento incoraggiante a spingere la Roma in vista della ripresa: dopo le ultime quattro soste dedicate alle nazionali, Mourinho ha sempre vinto. E siccome contro l’Empoli il risultato è un must, i precedenti offrono un placebo a un gruppo ancora largamente incompleto. Non sono stati giorni facili per medici e fisioterapisti a Trigoria, impegnati nel traffico di calciatori acciaccati o addirittura infortunati.

Da oggi, aparte Paredes, che forse verrà tenuto a riposo dopo il viaggio transoceanico, chi sta bene si allenerà regolarmente. Tra questi c’è Zalewski, che ha quasi smaltito la piccola lesione riportata contro il Milan. Da valutare El Shaarawy e Smalling, che non sono al cento per cento, oltre a Renato Sanches, che aspetta il semaforo verde del proprio corpo per tornare in gruppo: con lui occorre maggiore cautela ricordando lo storico di infortuni. Anche Pellegrini e Mancini, dopo essere tornati dal ritiro azzurro, devono gestire le rispettive ammaccature.

Tra i tre dietro, potrebbe debuttare N’Dicka che ha giocato con la nazionale ivoriana. Il dubbio è sull’esterno destro dove Kristensen potrebbe essere preferito a Karsdorp, che invece giocherebbe il giovedì successivo a Tiraspol nell’esordio europeo. A centrocampo sembra scontato che Mourinho voglia riportare Cristante nel mezzo con Paredes, che è un lontano ex dell’Empoli, destinato a partire dalla panchina. Sulle mezzali dovrebbero esserci Bove, fresco di impegni con l’Under 21, e forse Aouar; se dimostrerà di essere completamente guarito dall’infortunio rimediato contro il Milan.