Trequartista e difensore, la parabola di Cristante, l’uomo per tutti i ruoli

Il Messaggero (S.Carina) – E’ l’unico ballottaggio: Cristante-Jesus. Magari anomalo, ma tant’è. Non è un caso che questa sia stata la sola domanda a cui Fonseca non ha voluto rispondere durante la conferenza. Lo spauracchio è Gervinho, la riflessione è duplice: meglio sacrificare il palleggio inserendo il brasiliano che nella corsa può (a fatica) tenere testa all’ex compagno di squadra oppure optare per Ibanez e garantirsi un centrocampista in più nel fraseggio da dietro? Alla fine dovrebbe giocare Cristante, pur con la consapevolezza che l’esperimento con l’ex Atalanta centrale non sempre ha dato buoni risultati. Dopo il debutto contro il Verona, Cristante ha poi sempre giocato in coppia con uno dei due mediani, ma le assenze di Smalling, Kumbulla e Fazio inducono al sacrificio. Mancando Dzeko e Pellegrini, tra l’altro, giocando dal primo minuto indosserebbe la fascia di capitano.

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