La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Come volevasi dimostrare. Quando Artem Dovbyk entra a pieno regime, è difficile fermarlo. E la Roma può già dirsi orgogliosa del suo centravanti. I tre gol di fila tra Serie A e Europa League contro GenoaUdinese e Athletic Bilbao hanno dimostrato una volta di più come l’ucraino sia un bomber vero, da top club. È già Dovbyk-show, se si considera pure che l’attaccante ha realizzato i suoi tre gol stagionali, utilizzando il destro a Genova, il sinistro contro l’Udinese e la testa contro il Bilbao in Europa.

Confermando come il centravanti abbia un vasto repertorio cui attingere, già utilizzato appieno peraltro la scorsa stagione al Girona, con cui Artem si è laureato capocannoniere della Liga con 24 centri, segnandone 10 di sinistro, uno di destro e 6 di testa, oltre a trasformare 7 rigori per la gioia dei tifosi catalani. E quelli giallorossi, adesso, ne stanno apprezzando allo stesso modo la freddezza sottoporta.

Quella di un interprete del ruolo moderno, che non ha quindi solo l’istinto-killer davanti al portiere, ma che è anche un ottimo attaccante-boa, capace di dialogare nello stretto coi trequartisti — vedi l’azione del gol di Baldanzi di domenica scorsa —, aprendo loro spazi per gli inserimenti grazie ai suoi centimetri (189) e ai suoi chili (76) in area di rigore. Anche col tecnico Ivan Juric l’attaccante ha trovato subito il feeling giusto. L’allenatore lo sta motivando a dovere, dandogli la continuità di cui ha bisogno per dispiegare al meglio il suo gioco.