Il Sole 24 Ore (M.Bellinazzo) – I rinvii delle ultime settimane sui diritti tv hanno messo la Serie A davanti al rischio di un formidabile effetto domino tra bando domestico, gare per l’estero e trattative con i fondi di private equity. Domani scade il bando dedicato al Middle East per il trienno 2021/24 e la Lega in extremis ha prorogato il termine al 28 febbraio nella speranza di riscuotere proposte più favorevoli.
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Oggi grazie alla qatariota beIn Sport la Lega incassa 110 milioni l’anno da quest’area, ma il network di Doha non è certo di riproporre un’offerta così elevata per lo sgarbo che ritiene di aver subito dalla Lega dopo l’accordo con i nemici dell’Arabia Saudita sulla Supercoppa. Al momento ci sarebbero due proposte dal Kuwait e da Riad per meno di 40 milioni, se non dovessero arrivare buste più ricche si prospetta un forte calo dei ricavi esteri. In attesa delle trattative private le offerte degli intermediari per il resto del mondo non vanno oltre i 180 milioni.
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Sul fronte domestico il gruppo di club capeggiati da Juve, Inter e Milan, che parteggia per Dazn, spera di assegnare i diritti nell’assemblea di mercoledì prossimo. L’Ott ha offerto 840 milioni l’anno, mentre la proposta di Sky è di 750 milioni. Dazn avrebbe stretto un’alleanza con una telco (si parla di Tim) per superare i gap tecnologici connessi alla trasmigrazione degli abbonati.