Nessun complotto. Nessuna scusa. La Roma ha i punti che si è guadagnata sul campo e poteva vincere contro il Torino – idem con il Cagliari – a prescindere dagli arbitraggi. La premessa è necessaria e rispecchia i pensieri di Fonseca e dei dirigenti, ma la direzione di gara del signor Marco Di Bello, sezione di Brindisi, 38 anni, da 5 in Serie A, è la conferma di una tendenza per certi versi inspiegabile in questa stagione: la Roma e gli arbitri hanno un brutto rapporto. Fonseca nell’ultima giornata di campionato ha perso la testa come gli era successo solo contro il Cagliari e stavolta se l’è cavata con l’ammonizione: un motivo ci sarà. Poi, sbollita la rabbia, il portoghese ci ha tenuto a spiegare che la sconfitta non è da attribuire all’arbitro ma ai gol mancati dalla Roma. Ed è il giusto messaggio da trasmettere ai calciatori. Ma qualcosa non torna. L’auspicio è che i prossimi siano più attenti e meno condizionati. Da cosa, non si sa. Lo scrive Il Tempo.