Corriere dello Sport (C. Zucchelli) – Lontano da Roma, con il solo Cristian accanto, Francesco Totti, evidentemente, si sente a suo agio. E per questo da Doha, dove sta partecipando all’ultima settimana del Mondiale con le leggende della Fifa, in diretta Twitch, si lascia andare come raramente gli è capitato.
Regalando titoli su titoli: da Spalletti, con cui non avrebbe “problemi a parlare, sono certo che capiterà, come allenatore è uno dei migliori“, a Mourinho, dai Friedkin (“dobbiamo stargli dietro come tifosi, ma non c’è un rapporto con loro“) a Zaniolo, a cui manca “la testa giusta per prendersi Roma“, fino a Dybala e al Napoli, lo storico capitano giallorosso parla di tutto e tutti.
Il titolo più forte Totti lo concede su Spalletti: prima dice che Roma-Torino, la partita in cui entrò, nel 2016, allo scadere e fece due gol sotto la Sud ribaltando il risultato, è stata “un’emozione che fatico a descrivere, la metto subito dopo lo scudetto e il Mondiale“, poi parla del rapporto con l’allenatore del Napoli: “Mi piacerebbe riparlare con lui e tanto ricapiterà. Con Luciano mi sono espresso al massimo. Mi ha cambiato ruolo e ho avuto un grande rapporto con lui. Mi è dispiaciuto aver finito così. È sempre uno dei migliori allenatori in circolazione. Nessuno mette bene la squadra in campo come lui, se lo seguono possono andare lontano. E Osimhen mi piace tantissimo“.
E la Roma? Per Totti era e resta un grande amore, quello di una vita: “L’ho sempre messa davanti a tutto e nessuno può negarlo. Oggi con i Friedkin non c’è rapporto, ma sono felice lo stesso. Loro devono portarla avanti e noi come tifosi saremo tutti dietro“.
Roma che non ha ritirato la maglia numero 10 e qui Totti si emoziona: “Da tifoso mi piacerebbe fosse tolta. Ma io sono stato un giocatore e credo sia giusto che chi gioca possa sognarla e indossarla un giorno, soprattutto a Roma dove spero arriverà uno più forte di me.
Intanto, c’è Paulo Dybala e c’è pure Nicolò Zaniolo: “Paulo può esprimersi ad alti livelli. Si è ambientato benissimo alla Roma e spero che possa continuare così. A Nicolò manca la testa giusta, ma è un ragazzo forte. Ci sono le categorie, per salirle devi avere la testa in un certo modo. Il ruolo ideale? Non l’ho ancora capito, ma credo l’esterno per la grande forza fisica che ha“.