La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Possiamo sorprenderci quando si dice che i bambini siano il motore del mondo? Prendete una giornata a Trigoria, con capitan Totti che chiede il permesso di allenarsi prima del previsto perché vuole esserci al battesimo di Isabel, la sua terza figlia. E la neonata produce il primo frutto. Luciano Spalletti acconsente alla richiesta e anzi aggiunge: «Ti alleno io». E allora, per la prima volta in stagione, i duellanti virtuali lavorano per un’oretta in favore di telecamera, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutto l’universo giallorosso diviso tra i due (anche se il fixing della simpatia del tifo, al momento, vede largamente in testa il capitano).
MANO TESA – Ma non basta. Il secondo «miracolo» di Isabel arriva nel pomeriggio. Nonostante le punzecchiature che nelle conferenze l’allenatore spesso gli riservava, per settimane la dirigenza aveva chiesto a Totti una presa di posizione distensiva, che però non era mai arrivata fino appunto a ieri, quando sul suo sito ufficiale si sono materializzate queste parole: «I miei gol sono serviti a far vincere la squadra e la società che amo da sempre. Questo deve unire e non dividere. La Grande Bellezza di Roma e della Roma, come anche la favola vissuta mercoledì allo stadio, rappresentano un qualcosa che appartiene unicamente a chi è tifoso di questa maglia come me e come voi. Ora arriva il Napoli e per me conta solo una cosa: gioire con compagni, allenatore, società e tifosi».
SILENZIO USA – Inutile dire che tutto questo ha scatenato le più varie interpretazioni sul tema. Forse l’allenamento ha prodotto la pace? A Trigoria dicono di no. Il gesto distensivo del numero dieci giallorosso nasce più che altro per evitare che tutti gli antipatizzanti della società lo usino come cavallo di troia, senza contare che alla fine farà anche curriculum. Ovvero, se un giorno – prima o poi – il presidente Pallotta si deciderà a ufficializzare la propria decisione sul rinnovo, fra le cose fatte Totti potrà inserire anche questo comunicato. In ogni caso, da Trigoria dicono che non hanno nuove comunicazioni da parte della proprietà. Per gli appassionati, perciò, meglio non perdere lo speciale che la Rai dedicherà oggi all’interno di «90° minuto».
BATTESIMO E FEDI – E dopo un giornata del genere, non resta che fare gli auguri a Isabel, che è stata battezzata nella basilica di Santa Maria alla Navicella, per poi essere festeggiata in un celebre hotel non lontano dall’Olimpico. A proposito, alle domande sul futuro Francesco ha ribadito a tutti: «Io voglio giocare qui, ma non dipende da me». A fare da padrino e madrina, Riccardo Totti e Melory Blasi, cioè il fratello del papà e la sorella della mamma di Isabel. E a proposito di fede, è bellissima la notizia riportata dall’ultimo numero di «Terrasanta»: grazie al Roma Club Gerusalemme è stata aperta una scuola calcio a cui sono iscritti bimbi ebrei, musulmani e cristiani (drusi e non). La maglia unificante per tutti, manco a dirla, quella di capitan Totti. Chissà se il «miracolo» riuscirà anche a Roma.