Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – E’ uno dei primi a salire sul pullman. Francesco Totti raggiunge spedito l’uscita. Firma qualche autografo, si lascia fotografare, saluta il padre di El Shaarawy, che è lì, davanti all’uscita dallo spogliatoio ad aspettare il figlio. Il signor El Shaarawy è commosso di fronte ai tanti complimenti per il figlio. Stephan ci teneva a segnare in questo stadio, dove è cresciuto, davanti al suo papà. Totti ha già ricevuto le congratulazioni da casa, Ilary gli ha passato al telefono anche Cristian e Chanel. La sua è una bella favola, di quelle che non finiscono mai e che ti lasciano con il fiato in sospeso. Una favola con un bel finale, come tutte le partite di questo appassionante finale di campionato, che tiene la Roma in corsa per il secondo posto, grazie alle magie del suo capitano. Totti ha dimostrato quanto può ancora dare, quanto entusiasmo ci mette ogni volta che scende in campo. Se ne va felice. «Sono contento per questa vittoria, è molto importante, ci fa sperare ancora. Sono contento per i tre punti, più che per il mio gol. Daje Roma».
DEDICATA A KEVIN – Sul suo sito regala i meriti di questa vittoria al compagno ritrovato, a Kevin Strootman che ha giocato tutta la partita senza tirarsi indietro, senza avere paura. Totti gli dedica il successo di Marassi: «Quella conquistata in casa del Genoa è una bella vittoria ed è soprattutto la vittoria di Kevin, un grande uomo e un grande campione». Lo ha visto soffrire in questi lunghi mesi, ha capito le sue ansie, le sue inquietudini. Anche Francesco ha avuto infortuni terribili, ma si è sempre rialzato, ha sempre avuto la forza di ripartire.
SOLO LUI COSI’ – In questi finali che lasciano con il fiato in sospeso ormai è abituato a tirare fuori il meglio di sé. Il capitano è stato decisivo nelle ultime cinque partite giocate dalla Roma: contro Bologna, Atalanta, Torino, Napoli e Genoa. Ha segnato quattro gol, ha fatto l’assist per Salah contro la squadra di Donadoni, ha dato il via all’azione della rete del successo contro il Napoli, quella che tiene ancora vive le speranze della Roma, quando mancano soltanto due partite alla fine del campionato. La punizione messa a segno da Francesco contro il Genoa per il momentaneo 2-2 dei giallorossi è la numero ventuno realizzata dal capitano in Serie A. Con la rete di Marassi, uno stadio dove ha segnato spesso gol belli e importanti, Totti ha raggiunto Roberto Baggio a quota ventuno nelle realizzazioni su calcio da fermo e si avvicina ad Alessandro Del Piero, distante solo una lunghezza. Totti ha segnato con un tiro violentissino di destro e ci ha provato ancora, qualche minuto dopo. Era dal 17 marzo 2013, da Roma-Parma, che non segnava su punizione diretta.
LA SMENTITA – In mattinata il capitano della Roma aveva voluto fornire una precisazione sulla trattativa per il rinnovo del suo contratto. Gli hanno dato fastidio alcune indiscrezioni riguardanti problemi di natura economica nel raggiungimento dell’accordo. Totti ha spiegato: «Leggo con stupore di problemi di natura economica tra me e la Roma in relazione ai miei futuri rapporti professionali. Niente di vero, mai parlato di questo argomento». Non ne ha ancora parlato, ma non sarà mai un problema. Lui la sua scommessa l’ha vinta, ha dimostrato che le gambe ancora rispondono agli input del cervello, che può ancora giocare in serie A, facendo la differenza. Può farlo, anche accettando di giocare part time come vuole Spalletti. A questo punto chi si prenderebbe la responsabilità di non rinnovargli il contratto?