Francesco Totti nella conferenza stampa d’addio alla Roma (leggi qui la news) è tornato a parlare anche di Claudio Ranieri e Guido Fienga. Queste le sue parole:
Pallotta dice che hai avuto un peso nella scelta dell’allenatore. Seguendo quello che hai detto, Pallotta mente?
Guido Fienga è l’unico che ci ha messo la faccia e lo ringrazio. E’ l’unico che mi ha detto che se comandasse lui sarei stato il direttore tecnico. Nessun altro mi ha fatto questa proposta. E’ inutile continuare su questa strada. L’unico che ho chiamato con Fienga è Claudio Ranieri. Ho preso una decisione che altri volevano non prendessi. Oggi lo ringrazio Ranieri, perché sarebbe venuto anche gratis per la Roma, ha fatto il massimo per noi ed è un uomo vero. Appena l’ho chiamato, non abbiamo parlato di niente e mi ha detto “domani sono a Trigoria”. I romanisti devono esserne fieri e infatti gli hanno dato un contributo all’addio di Daniele ed è doveroso ringraziarlo oggi. Le dichiarazioni di Pallotta? Non sono qui ad andare contro di lui, non mi serve dare bugie. A che pro? Dico la verità.
Non poteva essere questa l’occasione per dire “ora inizio a lavorare da zero con pieni poteri”?
Fienga me lo disse tre mesi fa che mi avrebbe fatto fare il direttore tecnico. Dal primo contratto firmato tutti sapevano che avrei voluto fare il direttore tecnico. Se c’è però uno che ti mette il bastone tra le ruote e trova ogni volta un intoppo… Io non sono stupido. Se io non avessi voluto Fonseca? L’ultimo parere tocca al DT. Hanno scelto tutto loro, se le cose vanno male che dico? Non ho scelto il direttore sportivo, non ho scelto Fonseca. Se fosse venuto Conte sarei rimasto, anche se mi avessero chiamato prima di scegliere l’allenatore. Avrei voluto vedere la fiducia in me, visto che adesso non l’hanno mai fatto e continuano a non farlo. Con Conte è successo perché lo abbiamo fatto io e Guido Fienga, prima che Pallotta sapesse di questa cosa. Abbiamo alzato il telefono: “L’unico che può cambiare la Roma in questo momento è Conte”, ho detto a Fienga, è l’unico che può cambiare la Roma in questo momento e dare una risonanza diversa all’ambiente e ai risultati . Lui ci aveva dato l’ok, poi ci sono stati dei problemi e ha cambiato idea. E’ stata una decisione mia e di Guido. In secondo piano l’ha saputo Pallotta ed era contento che si potesse fare.