Il Messaggero – «È tutto a posto, stasera ci vado a cena insieme, è una bravissima persona. Il passato si dimentica, non è mai successo nulla fra di noi». Francesco Totti ieri ha ricevuto lo stesso trattamento riservato a Luciano Spalletti da “Striscia la notizia”: un Tapiro d’oro per uno non fa male a nessuno, soprattutto dopo la litigata di domenica a Bergamo. Ovviamente quella del capitano è stata solo una battuta: nessun appuntamento a tavola in serata e ognuno per la propria strada. Il capitano, lasciata Trigoria da un’uscita secondaria dopo l’allenamento, è stato inseguito con uno scooter e intercettato poi nel traffico. Serio e convinto sul suo futuro. «Io non smetto. Non appendo, insomma, gli scarpini al chiodo. Posso ancora essere utile alla Roma, ma non dipende da me».
UNO FUORI, L’ALTRO DENTRO – L’allenatore, raggiunto invece tranquillamente da Valerio Staffelli dentro il Bernardini, ha raccontato il motivo della lite: «Io con lui sono arrabbiato perché in un quarto d’ora poteva fare due gol e invece ne ha fatto solo uno. Lo tratto veramente come un calciatore importante. Se domenica dovevo cercare uno nel corridoio prendevo Borriello… Per la Roma Totti è uno sbocco. Io rimarrò sicuramente, Francesco per altri sei, sette, dieci anni». Domenica, appena è rientrato nella capitale, Totti ha festeggiato la piccola Isabel con un nuovo tatuaggio: fiori di ciliegio giapponesi (simbolo di nuova vita, nascita e felicità), sull’avambraccio destro.