Il Messaggero – Totti si candida per la Fiorentina: “Adesso sto bene”

Francesco Totti non sta benissimo, sta solo benino. La caviglia sinistra, cioè quella operata (e con tanto di placca metallica all’interno) non è più dolorante come la scorsa settimana, però il fastidio non è del tutto scomparso.
Giocherà a Firenze? «Dipenderà dal dolore», la sentenza di Pier Paolo Mariani, ortopedico chirurgo di Villa Stuart, dove ieri il capitano della Roma è andato per sottoporsi a una visita di controllo. Nessuna risonanza magnetica, nessuna lastra, Mariani lo ha visto, ci ha parlato e basta. «Io adesso sto bene», ha riferito il capitano della Roma appena dopo l’incontro con Mariani.

Totti da stamani tornerà ad allenarsi e vedrà quanto e se il dolore si presenterà, poi da qui a dire se sarà in campo a Firenze ce ne corre. Dare la disponibilità, viste le assenze forzate e forzose, non vuol diregiocare. Dipenderà, scontato dirlo, da Luis Enrique, che di solito regala sorprese. E di colpi di scena che hanno riguardato Totti poi, ce ne sono: ad esempio, quando un po’tuttisiaspettavano dirivederlo in campo contro il Lecce, è rimasto spiazzato, visto che il capitano se n’è andato in panchina e ha giocato solo gli ultimi minuti. Era il 20 novembre, il capitano si era infortunato durante Roma-Atalanta, il primo di ottobre. Più di un mese e mezzo di inattività hanno portato Luis Enrique a non ritenerlo pronto. Ora che Totti è tornato, ma si è preso due pestoni sulla caviglia operata e non si è potuto mai allenare con regolarità, come verrà ritenuto da tecnico?
Tutto lascia pensare che stavolta Francesco sarà in campo dall’inizio, dopo due mesi, e magari anche nella sua posizione preferita, ovvero quella di attaccante centrale, con Bojan al suo fianco e Lamela appena dietro. Il capitano hafame di campo edi gol, non segna dall’ultima dello scorso campionato, Roma-Sampdoria. Ora è fermo a 207 gol in A.

Seconda opzione per domenica: Totti trequartista, con l’argentino e lo spagnolo come duo d’attacco. Ma c’è chi avanza anche un altro dubbio (lecito): Lamela in panchina, una sorta di lieve punizione per quello che è successo con Osvaldo. In questo caso, Pjanic andrebbe a fare il trequartista e Perrotta si candiderebbe al ruolo di intermedio destro (in lista anche Greco e, perché no? Simplicio), con Gago e De Rossi (il più presente con 1080 minuti giocati fin ora) a completareilreparto centrale. Dietro?Un rebussoprattutto per i terzini: Taddei, José Angel, Cassetti, Cicinho, c’è speranza per tutti, mancherà sicuramente Rosi. Al centro, Juan e Heinze quasi per forza.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni

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