Il Giornale (M.Di Dio) – La Roma delle quattro vittorie di fila riparte da Francesco Totti, stasera di nuovo titolare dopo cinque mesi; la Fiorentina inquieta (intesa come piazza), ma sul podio del campionato, inizia il trittico terribile. La volata lunga per il posto Champions durerà meno di tre mesi e vivrà un atto importante tra dodici giorni con la sfida all’Olimpico tra giallorossi e viola. A Trigoria si parla ancora dell’appendice inattesa della gara europea con il Real con la battuta, ironica, sussurrata da Totti («dichiarazioni? ma che ci fai con me…»). Una frase per dribblare i microfoni, ma che nascondeva anche il senso di malinconia per quel futuro che sente avvicinarsi a ogni partita: il campo sempre più lontano, la scrivania che verrà diventata improvvisamente ingombrante. Un anno fa a questo punto della stagione aveva già giocato 1804 minuti in 4 diverse competizioni, segnando 7 gol, ora è fermo alla rete – storica perché la numero 300 con la Roma – contro il Sassuolo il 20 settembre (ultima partita da titolare) e ai 216 minuti di impiego. «Mi sento ancora un calciatore e voglio rispetto, l’infortunio è alle spalle: sto bene e se sto fuori è solo per scelta tecnica. Così non riesco a stare, la panchina mi fa male, capisco che alla mia età si giochi meno: ma finire la carriera così è brutto per l’uomo e per quanto dato alla Roma – così il numero 10 a Raisport -. Spalletti? Con lui buongiorno e buonasera… Speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia, anche se come tecnico e persona lo stimo, penso abbia le carte in regola per rimanere».
E sul contratto che scade a giugno dice: «Dal club mi aspetto correttezza e che mi dicano qual è la realtà». Il tecnico ha annunciato di fatto il suo ritorno in campo: «Ultimamente ha fatto bene, sotto l’aspetto dell’impegno. Può dare un aiuto sotto il profilo della qualità, ma deve farlo dentro il gruppo. Col Palermo potrebbe giocare con Dzeko». In casa Fiorentina si guarda al trittico di fuoco nel quale difendere il posto sul podio, senza dimenticare la gara di ritorno europea con il Tottenham. Oggi viola a Bergamo, dove l’Atalanta ha perso appena 3 gare su 12. «Partita chiave per tutto ciò che abbiamo fatto finora », così Paulo Sousa. Che giudica la Roma l’avversaria più pericolosa per il terzo posto: «Ha un organico da scudetto e con Spalletti ha trovato equilibrio e fiducia».