Luis Enrique lo aveva detto alla vigilia della gara con il Palermo: sarà la settimana del turnover. Le scelte di domenica — gli esordi di Juan e Lamela, Borriello al posto di Bojan — hanno dimostrato che non scherzava. Per questo è lecito attendersi che la Roma che domani sera a Marassi affronterà il Genoa (arbitra Gervasoni), sarà diversa da quella che ha superato il Palermo. Se così fosse, sarebbe la decima formazione diversa nelle dieci partite ufficiali — Europa League compresa — giocate dai giallorossi.
Il tecnico spagnolo non avrà Totti — che rischia di saltare anche le gare con il Milan e con il Novara, tornando a disposizione dopo la sosta del campionato, il 20 novembre contro il Lecce — e quasi certamente Pjanic. Il bosniaco ieri mattina si è sottoposto a un’ecografia che ha escluso lesioni, ma difficilmente sarà rischiato. Quasi certo il forfait di Rosi e Cicinho, che ieri mattina hanno svolto lavoro differenziato, e di Lobont.
Le altre scelte saranno di natura tecnica: i punti fermi dovrebbero essere Stekelenburg, De Rossi, Lamela e Osvaldo. Intorno a loro Luis Enrique costruirà la formazione anti-Genoa: Cassetti e Josè Angel sembrano destinati a giocare, più che altro per mancanza di alternative, mentre Heinze dovrebbe rientrare al posto di Juan, che non ha la condizione per giocare due partite in tre giorni. Discorso simile, in mezzo al campo, per Pizarro, che potrebbe lasciare spazio a Perrotta, mentre per Gago si profila la terza consecutiva da titolare. In avanti difficilmente sarà confermato Borriello: al suo posto il ballottaggio è tra Bojan e Borini.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini