Leggo – Prima a Vieri, poi a Nakata. Ha scelto gli amici di un tempo Francesco Totti per ribadire in due interviste distinte una voglia di Roma che dall’altra parte però non trova la famosa corrispondenza affettiva.
“Mi piacerebbe avere un ruolo accanto alla squadra, il direttore tecnico. Siamo uomini di campo, se non lo facciamo noi… Se serve ci sono sempre, ma dall’altra parte non c’è volontà. Anche se non sono dentro, è come se ci fossi”, lo sfogo dello storico capitano che ha confermato di sentirsi spesso con Mourinho.
“Di cosa parliamo? La squadra, l’ambiente. L’ambiente di Roma è bello ma particolare, passi dalle stelle alle stalle in un attimo”.
Un ambiente che Totti conosce perfettamente, decisamente più dei Friedkin che però in questi mesi hanno fatto orecchie da mercante.
Eppure Mou ha fatto spesso presente alla società di aver bisogno di una spalla, anche mediatica, che per forza di cose non può essere Tiago Pinto (peraltro in bilico visto il contratto in scadenza) così come quello di Mou sul quale a fine stagione sembra pronto a piombare il Newcastle.
Cosa impedisce il ritorno di Francesco? Ufficialmente non c’è una risposta, ma a molti sembra pesare la figura così importante dell’ex capitano che si andrebbe a sommare a quella di José.