La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Di parlare non aveva molta voglia, ma quando un amico come Bruno Conti inaugura a Nettuno i suoi campi da padel e ti chiama è difficile dire di no. Francesco Totti, con Daniele De Rossi, Aldair, Candela e Cabrini, di no non lo ha detto e, tra una partita e l’altra, ai microfoni di Sky è tornato a commentare il mercato della Roma.
Partendo da quel Paulo Dybala che lui aveva detto di volere in giallorosso e per questo avrebbe provato a convincerlo: “Io so come è andata con Paulo. Anche ora lo sento, ma penso che sia finita. Quello che è successo non è dipeso solo da lui, altrimenti ci sarebbe stata una buona speranza“. A chi si riferiva Totti? Alla Roma, che non ha affondato il colpo, o all’entourage dell’argentino, che lo avrebbe spinto verso l’Inter?
Francesco non lo chiarisce, mentre definisce, ancora una volta, quanto sia forte la sua stima per Lorenzo Pellegrini: “Potrebbe essere il nuovo 10 della Roma, ma conoscendolo non credo voglia prendere quella maglia. È fondamentale, duttile, tutte le squadre lo vorrebbero. Se io gli darei la 10? Io non c’entro più nulla con questo, è la società che deve decidere con il calciatore“.
La società deve decidere anche il futuro di Nicolò Zaniolo e, in questo caso, le parole di Totti sono meno dolci rispetto a quelle per Pellegrini: “Ho già parlato con lui tempo fa, gli ho dato qualche consiglio, ma non so se lo ha recepito. Se dovesse rimanere a Roma, deve capire l’importanza di questa maglia, soprattutto per onorare i tifosi che quest’anno hanno fatto qualcosa di diverso per la squadra. Poi la scelta spetterà a lui. A lui e alla società, se lo vuole vendere. Io saprei cosa fare con Zaniolo”.