Divagazioni così. Trovo che il soprannome “Zichichi” – non so di chi sia il copyright ma a quanto leggo sono stati gli stessi Totti e compagni ad affibbiarlo a Luis Enrique – sia fantastico, che dica molto più di tutto il fiume di parole che ogni giorno viene scritto o riversato via etere sulla Roma. Il segno di una Roma almeno intellettualmente molto vivace. Mi voglio augurare che Luis Enrique non se ne senta offeso, i soprannomi, a meno che non siano offensivi, vanno accettati, con tutta l’ironia che si portano dietro. A Roma ognuno ha un soprannome, io da ragazzo appena entrato in tipografia mi ritrovai appiccicato quello di Lotar, l’aiutante di Mandrake. L’età ha sicuramente fatto perdere a Totti qualche colpo, ma l’ironia da ragazzo di quartiere non invecchia mai.
La Repubblica – Fabrizio Bocca