“Scusate il ritardo”, c’era scritto su quella maglietta mostrata al mondo dopo aver battuto per la prima volta Sorrentino dal dischetto. Francesco Totti è fatto così: visto che non segnava dal 22 maggio dello scorso anno e che contro la Juventus, nell’ultima partita giocata dalla Roma all’Olimpico nel 2011 aveva fallito un calcio di rigore, s’è sentito in dovere di chiedere scusa alla sua gente. Chi altro lo avrebbe fatto? E per farsi perdonare (perdonare?) ulteriormente tutti quei mesi senza gol, 231 giorni per l’esattezza, il capitano della Roma ha poi concesso il bis, come aveva (mezzo) promesso l’altro giorno ai tifosi a Trigoria, volando a quota 209 gol in serie A (264 in totale). Tutti con la maglia della Roma.
E adesso, nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi, Francesco è a una sola lunghezza da Gunnar Nordahl, capofila a quota 210 dei marcatori con la stessa (non unica) maglia, quella del Milan. “Me lo sentivo che il gol sarebbe arrivato anche se bisogna ammettere che su rigore è più facile… La maglia con la scritta “scusate il ritardo” l’avevo preparata in settimana ed è indirizzata ai tifosi che non mi fanno mai mancare il loro affetto. Il secondo gol invece, festeggiato col ciuccio, era per i miei figli e mi sa che non erano più abituati a questa dedica…”, il suo pensiero.
(…) Dopo la prima rete, le telecamere hanno inquadrato il palchetto riservato alla famiglia Totti e s’è visto Cristian, con i capelli biondi corti e con gli occhi spalancati per la gioia, urlare in faccia alla sorella: “Ha segnato papà!!!”. “Gol dedicati ai miei figli? Lo ripeto, forse non erano più abituati…”, il commento di Totti nel dopo partita, sempre con i suoi due bambini al fianco. “Uno per lui e uno per lei, bene no?”.
E ancora. “Ci tenevamo a partire bene nell’anno nuovo e ci siamo riusciti. Oltre a vincere abbiamo fatto un’altra grande prestazione”, le sue parole. Dieci punti nelle ultime quattro partite, per la Roma. (…). “Abbiamo vinto da grande squadra: stavolta avevamo tutto da perdere, venivamo da quindici giorni di stop dopo aver finito bene l’anno. Per fortuna, siamo riusciti a ripartire bene”. Da “Tutti al mare” a “Tutti a casa” con la doppietta del capitano, la 40esima (26° all’Olimpico) della sua carriera, con 59 adesso i rigori realizzati. “Abbiamo giocato bene, prima delle vacanze avevamo disputato ottime partite ed era fondamentale ripartire con il piede giusto anche nel nuovo anno. Credo che un momento di svolta sia stato quello che ha seguito la sconfitta contro la Fiorentina: il gruppo si è unito maggiormente e si è stretto attorno all’allenatore, penso che questo stia portando i primi risultati. Abbiamo dimostrato che la squadra tiene a questo allenatore come lui tiene a noi. Adesso ci aspettano diverse partite difficili, ci sono squadre che contro di noi danno il massimo e noi dovremo mostrare la voglia e l’atteggiamento mostrati ultimamente”.
Totti (oggi sarà al raduno giocatori-arbitri all’Hilton di Fiumicino) da libro Cuore, poi. “Voglio dedicare un pensiero anche ad Osvaldo, mi spiace che sia fuori per infortunio: era in grandissima forma, il nostro capocannoniere ed un centravanti che fa reparto praticamente da solo. Lui però ha tutta la forza di volontà per tornare presto, noi lo aspettiamo a braccia aperte”, le sue parole. Roma a meno tre dalla Lazio. “Dobbiamo pensare solo a noi stessi continuando in questo modo”. La posizione in campo. “Gioco trequartista ma ho piena libertà di movimento davanti, scelgo io la posizione in campo”. Attenzione, per carità: non si tratta di una frecciata a Luis. I due, e lo si è visto al momento del cambio, quando il tecnico è andato a cercare l’abbraccio affettuoso del suo capitano, lo sta a testimoniare. Alla faccia di chi ha passato una vita, e lo sta facendo tuttora, a dire (o a scrivere) che Totti è stato, è e sarà la rovina della Roma.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti