Risponderà. Non ora, non oggi, ma fra qualche giorno. «Appena avrò letto il libro», annuncia Spalletti. Sono i giorni di Francesco Totti, quindi anche quelli di Luciano. È lui, allenatore ora dell’Inter, il convitato di pietra dell’intervista che ieri Totti ha rilasciato al Venerdì di Repubblica: «Spalletti è quello che ha spinto di più per il mio ritiro. Lui e la società erano una cosa sola». E lo sarà con una certa probabilità anche nella biografia, scritta con Paolo Condò, che uscirà a giorni, con presentazione al Colosseo. Un evento cui Spalletti non è stato invitato, anche se lui la scorsa settimana, con un ghigno, ha buttato lì: «Magari andrò lo stesso e gli farò una sorpresa…». Come scrive La Repubblica, la storia è notissima. L’ultimo anno da calciatore di Totti fu un lungo corpo a corpo con Spalletti, che lo utilizzava sempre meno e ne sottolineava appena poteva il disagio fisico e atletico, di fatto accompagnandolo all’uscita. L’argomento-Totti è dunque ancora assai scottante per il tecnico toscano, così ieri a chi gli chiedeva un commento sull’intervista ha preferito rinviare, appunto «a quando avrò letto il libro». C’è da aspettare ancora, insomma. Ma la replica, assai meditata, non ci deluderà.