Il Giornale (M.Di Dio) – Ci voleva la partita numero 600 in A di Francesco Totti (in campo nell’ultima mezz’ora come già avvenuto a Genova) per far sì che l’Olimpico indossasse l’abito buono. La Curva Sud torna a riempirsi – tranne lo zoccolo duro degli ultras giallorossi -, la Roma fa un sol boccone di un Chievo che all’andata regalò un’Epifania amara alla truppa allora allenata da Garcia, Totti gioca mezz’ora nel quale confeziona l’assist del 3-0 di Pjanic. In 55mila avevano deciso di assistere all’ultima casalinga della Roma pensando che sarebbe stata l’ultima del capitano. Così striscioni e cori d’amore per il simbolo della squadra giallorossa e i fotografi catturano il bacio a fine partita alla moglie Ilary. Lui, sorridente e in vena di battute, dribbla a modo suo le domande sul futuro. «Ci vediamo l’anno prossimo?», gli chiede un cronista. Totti si avvia verso l’uscita facendo di no con la mano destra. Il rinnovo del contratto per un anno sembra in realtà dietro l’angolo. La società, dopo una posizione oltranzista, si è convinta a proseguire il rapporto con Totti. In ballo non ci sarebbero i soldi dello stipendio (si parla di una cifra tra gli 800mila e il milione e 200mila euro) ma i diritti di immagine del calciatore. Che ingolosiscono sia Pallotta sia Francesco.
Ci sarà tempo di parlarne a bocce ferme. Intanto Ranieri da Leicester dice e non dice: «Ho chiesto Totti alla dirigenza? È il vero imperatore e, comunque, non ve lo dirò mai». Intanto la Roma andrà sabato a Milano a giocarsi il secondo posto. «Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, guarderemo quello che faranno gli altri senza stress perché noi siamo a posto con la nostra coscienza – così Spalletti, giunto al sedicesimo risultato utile di fila -. Riuscire ad accedere alla Champions direttamente sarebbe una motivazione in più anche sul mercato». Intanto ieri sono andati in gol tre giocatori che potrebbero non far parte della Roma del prossimo anno: il belga Nainggolan appetito dal Chelsea e da Conte, al sesto gol stagionale (record personale); il tedesco Rüdiger (seconda rete), che non dovrebbe essere riscattato e potrà servire come pedina di scambio; il bosniaco Pjanic – salito in doppia-doppia cifra, con 10 gol e 11 assist (meglio di lui solo Pogba) – cercato tra le altre anche dalla Juve, che ieri ha detto: «Sto bene a Roma e ho due anni di contratto, ma nel calcio non si sa mai…».