Il Messaggero – Dopo un libro, una serie tv, mille botta e risposta, una mezza tregua, siamo arrivati alla fine del percorso: pace. Francesco Totti abbraccia – per ora solo idealmente – Luciano Spalletti, che ricambia – altrettanto idealmente -, con invito a un incontro.
I due oggi preferiscono ricordare più i vecchi tempi belli, che gli ultimi piuttosto burrascosi, pieni di veleni e rancori. Francesco, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha detto del suo ex allenatore: “Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, c’è un profondo legame tra noi, vorrei riabbracciarlo”.
Lucio ha letto, gradito e risposto. “C’è stato un periodo in cui non sono stato capace di fargli capire che io non ho mai smesso di abbracciarlo, che l’avrei sempre voluto con me. Prima della prossima partita all’Olimpico andrò a trovare alcuni amici che abbiamo in comune al Bambino Gesù, potrebbe essere una bella occasione per fargli visita insieme”.
Sono passati quasi sette anni dalla lite del 2016 e poi ce ne sono state altre, pesanti. Ora è il momento di ritrovarsi, di chiarirsi. Soprattutto, di dimenticare gli errori, commessi da entrambi. Il 13 la Nazionale si ritroverà a Coverciano per preparare le partite con Macedonia e Ucraina, la prima si giocherà a Roma e Spalletti ha ufficialmente invitato Totti a raggiungerlo al Bambino Gesù, dove è in programma, il 16, una visita nel reparto oncologico. Francesco ci sarà.
E non è escluso, che possa essere invitato anche a fare un giro a Coverciano, proprio prima della sfida con la Macedonia all’Olimpico e la partenza per Leverkusen, in attesa che magari torni, con un ruolo nel settore tecnico o come ambasciatore, all’interno della Figc. Con Gravina se n’è già parlato.