La Repubblica (F. Ferrazza) – Con eleganza ed ironia, Francesco Totti ha deciso di rispondere ad Antonio Cassano che, dopo Roma-Napoli, in una diretta social sulla web Tv di Bobo Vieri, aveva dichiarato: “Totti non è né Maradona né Messi e tra vent’anni sarà dimenticato“.
Una bordata pesantissima, arrivata da un amico a cui l’ex numero dieci giallorosso vuole bene e che proprio per questo l’ha lasciato spiazzato. Ma Francesco si mostra non turbato davanti alle telecamere delle “Iene”. “Verrò dimenticato? Ha ragione, è giusto, io da mo che me so scordato“, l’ironia, in romanesco, di Francesco, che ha poi aggiunto: “Antonio è un mio amico, quale ex…e non erano necessarie le difese arrivate nei miei confronti“.
Con questi amici, non ho bisogno dei nemici, direbbe qualcuno, sintetizzando il siparietto a distanza tra i due ex compagni di squadra. Ma perché Cassano se ne è uscito in questo maldestro modo? Il peccato originale sembra essere la serie tv andata in onda su Sky, dedicata carriera di Totti (“Speravo de morì prima”), mal digerita da Cassano, innervosito per come il suo personaggio è stato rappresentato.
“Non mi somiglia, la parlata non c’entra niente col barese che è difficile e l’invadenza che mi hanno addossato non è reale, la realtà non c’entra niente con il film“, le prime impressioni del barese. L’ex Fantantonio non ha quindi colto sfumature d’affetto rivolte nei suoi confronti da Francesco, che gli ha dato un ruolo chiave, un po’ come fosse la sua coscienza. Di questo i due hanno anche scherzato in varie telefonate, ma molto probabilmente, dietro alle battute e a un rapporto rimasto cordiale, si continua a nascondere il malcontento di Antonio per come è stato descritto dall’amico in tv.