Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – «Adesso me tocca studia’…». con questa frase Francesco Totti ha cominciato ieri il corso Uefa B da allenatore professionista, che abilita a guidare squadre fino alla serie D. Il corso dura sette settimane e gli esami si svolgeranno a metà dicembre. Si articola in dieci materie differenti, ieri è cominciato con la parte dedicata alla sfera tecnico-tattica. E’ stata una lezione molto introduttiva, con una sessione dedicata alla psicopedagogia. La presentazione è stata del segretario dell’Aiac del Lazio, Fabio Lozzi, che è anche il responsabile del corso, e del presidente Sergio Roticiani. La lezione è stata condotta da Biagio Savarese, docente di tecnica calcistica e vice di Ulivieri nell’associazione degli allenatori italiani.
L’APPLAUSO – Totti era seduto in ultima fila, confuso tra gli altri partecipanti al corso. Ha preferito un profilo basso. Erano presenti nella Sala Champions di Trigoria cinquanta allievi, comprese tre donne. Il corso è durato tre ore, dalle 16 alle 19. Totti si è calato nella nuova realtà con curiosità e molta umiltà. E’ arrivato puntuale, ieri era in borghese, come altri due “allievi”, mentre tutti gli altri indossavano il kit consegnato all’inizio del corso. Anche Totti lo indosserà nelle prossime lezioni. Quando è entrato nella sala è stato accolto da un applauso. Francesco è sembrato molto interessato alle lezione tenuta da Savarese. Ha appreso le disposizioni sulle regole del corso. Prendeva appunti, contento e convinto. Lozzi ha spiegato: «L’ho visto motivato, vuole vedere il calcio da quest’altra sfaccettatura». Savarese ha fatto una premessa ai partecipanti al corso: «Se avete ancora voglia di giocare a pallone non siete ancora pronti per fare gli allenatori». Il presidente Roticiani ha rivolto un augurio a Totti: «Non è detto che un grande giocatore diventi un grande allenatore. Ma l’esempio di Zidane dimostra che si può fare una carriera dello stesso livello. Questo vale anche per Totti».