Corriere dello Sport (R. Maida) – Il rumore di Totti. Non c’è sguardo, non c’è parola pronunciata da un oracolo che non alimenti dibattito, speranze, sensazioni. E se l’argomento è la Roma, anche e soprattutto da lontano gli interventi del Capitano diventano sempre molto incisivi. Stavolta l’occasione è stata il padel, una delle sue grandi passioni coltivate dai giorni dell’addio al calcio, mentre la location era Viareggio, all’indomani della grande festa a sorpresa organizzata per Marcello Lippi. Il primo argomento affrontato nell’intervista a Tuttomercatoweb non poteva che essere l’esonero di De Rossi.

Nessuno conosce Daniele meglio di me – dice Totti. “Ovviamente è dispiaciuto per come è andata, per i tempi e i modi in cui è stato allontanato dalla Roma. Ma nella vita capitano momenti negativi, nel calcio certe situazioni possono succedere. Lui potrà e saprà ripartire“.

L’INVESTITURA. 
Totti promuove Niccolò Pisilli che Spalletti ha appena portato in Nazionale: “Stiamo parlando di un giovane promettente e bravo. Sono contento che la Roma abbia trovato un grande talento. Sembra un grande giocatore e un ragazzo educato, con i piedi per terra“.
IL RIMPIANTO.
Bove sarebbe rimasto a Roma e alla Roma per sempre ma è stato messo nelle condizioni di andare via. Totti spiega: “È un peccato che sia stato ceduto, perché è un ragazzo cresciuto nel settore giovanile a Trigoria. È un giocatore che possedeva le potenzialità per fare molto bene con la Roma. Vediamo cosa succederà. So che Edoardo è in prestito con diritto di riscatto, spero che possa tornare“.
In realtà le possibilità sono poche perché la Fiorentina, che ha fiutato l’affare nell’ultimo giorno di mercato, ha pagato 1,5 milioni per il prestito e ha promesso alla Roma il riscatto a 9,5 se Bove raggiungerà il 60% delle presenze stagionali da almeno 45 minuti. Considerando che Palladino lo fa giocare quasi sempre (al momento è a 4 su 6, quindi al 67%, ma la percentuale potrebbe addirittura crescere). Bove rischia di essere un enorme rimpianto per la Roma, che già negli anni passati ha lasciato andare due azzurri come Frattesi e Calafiori.