Le parole sono importanti. Comunque. Succede che siano il poster di una verità oppure vengono utilizzate per nasconderla. Certe volte si parla per non far male, in altre si usano per proclami poco realistici. Importanti sempre, insomma. Detto questo, uno si chiede: che significheranno le parole del dg della Roma, Mauro Baldissoni? Eccole. «Come ha ribadito di recente il presidente Pallotta (che aveva dato per scontato il rinnovo, ndr), c’è l’intenzione di avere Francesco con noi il più a lungo possibile. Totti ha superato qualsiasi mia speranza e aspettativa, vogliamo consentirgli di continuare a giocare fin quando potrà per poi proseguire con noi come dirigente (cosa già scritta sui vecchi contratti, ndr). Ciò, ovviamente dovrà essere compatibile con le risorse economico-finanziarie dell’azienda».
E ti pare poco? Si ritorna a bomba: Francesco Totti ha il contratto in scadenza il prossimo anno ed è la prima volta che gli capita. Se n’è parlato tanto, siamo alla vigilia del campionato, il suo ventiduesimo, e la firma non c’è. Baldissoni usa le parole per confermare quanto sia bello, bravo e buono il suo capitano, però per arrivare a un accordo ci sono un ma e un se grandi come una casa. Questione di soldi, qui non conta chi sei, che fai o cosa hai fatto. Conta che non puoi più guadagnare quello che ti era stato garantito fino a quest’ultimo anno di contratto. Il piatto piange, che vuoi fare? Tutto normale.
LE CIFRE DEL BIENNALE – Totti non ha mai preteso di viaggiare su quelle cifre, ma nemmeno può trattare un rinnovo sulla base di un piatto di lenticchie. È chiaro che si parla di una via di mezzo. Se a Totti andrà bene, firmerà e giocherà – come chiede – fino a quaranta anni, altrimenti arrivederci e grazie. Il contratto però non è una formalità, a proposito dell’importanze delle parole, come sosteneva James Pallotta, il superiore di Baldissoni. Tutto dovrà convergere nelle esigenze di cassa, e il mercato di questi ultimi giorni fa capire quali siano realmente le disponibilità economiche del club, che vuole risparmiare anche agendo sugli ingaggi. Si capisce subito che il rinnovo non sarà così automatico. La prossima settimana la società vedrà Leonardi, il commercialista di Totti e si butteranno giù le cifre. Francesco si sente giocatore non una vecchia gloria e il biennale di cui si parlerà dovrà essere di almeno 3 milioni a stagione. Una cifra che più o meno nella Roma guadagna più di uno, vedi Maicon. La società sarà disposta a darglieli? Facendo una previsione, diciamo di sì.
CACCIA AI RECORD – Di sicuro c’è che contro il Livorno Totti ha il contratto per scendere regolarmente in campo. E così sarà fino al termine della stagione. Un’altra annata, la ventiduesima, per provare a migliorare se stesso, di pari passo con la Roma. Proprio al Franchi proverà ad agganciare il traguardo delle 100 reti in trasferta. E i precedenti con il Livorno lo aiutano a sperare: Totti ha già incrociato i toscani 8 volte in serie A segnando 5 reti (una doppietta nel 2006): il suo score recita 4 vittorie e 4 pareggi, 0 sconfitte. Il numero 10 giallorosso ricomincia dalle sue 535 presenze nella massima serie e da 227 gol segnati. Piola è quasi irraggiungibile. Ricomincia con la speranza, quella sempre, di vincere qualcosa di importante. Speranza sì, certezze qui non ce ne sono. Anzi. Pure lui, e questo è paradossale, è diventato un’incertezza.
DOMANI SI GIOCA – Totti domani a Livorno guiderà l’attacco della Roma, con Gervinho e probabilmente Florenzi. Lamela non è convocabile ma non si escludono sorprese. Così come Borriello. Strootman è out.
Il Messaggero – A.Angeloni