La Stampa (R.Condio) – Con Marassi sponda Genoa siamo a 4 partite su 4: entra Totti e arrivano i punti. Lo schema vincente nello sprint-Champions della Roma non può prescindere dal totem a lungo trascurato. Con quello di ieri, fondamentale per lanciare la rimonta dall’1-2 al 3-2, diventano quattro i gol segnati dal 39enne con un contratto in scadenza che non potrà non essere rinnovato («È come un brillante: se si allunga la carriera, io sono contentissimo», dice Spalletti). E salgono a 9 i punti conquistati con lui in campo nei finali contro Atalanta (da 2-3 a 3-3), Toro (da 1-2 a 3-2), Napoli (gol vincente di Nainggolan all’89’) e ieri. Poi, certo, il Napoli resta a +2, ma se Pallotta può ancora sperare di mettere le mani su quel 2° posto che vale i gironi di Champions e almeno 12 milioni di euro garantiti in più rispetto al 3°, il merito è tanto, se non tutto, di Totti.
EGUAGLIA BAGGIO – Anche ieri, in una delle partite più divertenti del campionato con gli attacchi padroni sulle difese, ha dato spettacolo ed è stato un esempio. Spalletti lo ha fatto entrare sull’1-1, dopo 59’, molto prima del solito. Serviva una scossa, e qualità in più, per risvegliare una squadra che, dopo un bel primo tempo con tante occasioni sbagliate, aveva frenato. Dopo un amen, invece, è arrivato il 2-1 di Pavoletti, fino a quel momento nullo, facilitato da una doppia amnesia di Maicon e Rudiger. Poi, però, è salito in cattedra Totti. Due lanci illuminanti, prima di guadagnarsi un piazzato dai 18 metri che ha scatenato le proteste genoane. Tocco di De Rossi e botta imprendibile. Era il 77’ e la prodezza gli ha fatto raggiungere Baggio a quota 20 tra i realizzatori di punizioni in A, a -1 da Del Piero. Tre minuti e ha rischiato di acchiappare pure Alex, ma Lamanna ha respinto. La spinta del Capitano ha trasformato i compagni e in coda anche un’altra riserva eccellente ha fatto la differenza: grande assist di Dzeko e stoccata di El Shaarawy, ex che nel 1° tempo aveva sprecato due ghiotte chance.
IL RITORNO DI STROOTMAN – Soffrendo, e di nuovo ringraziando il suo simbolo, la Roma ha così centrato la 12ª vittoria nelle ultime 15 partite. Non basta per raggiungere il Napoli, ma prima del Totti-show si sono viste altre cose interessanti. Come il sostanzioso rientro da titolare di Strootman dopo 463 giorni e tre operazioni al ginocchio. Come il 4-3-3 diventato presto 4- 2-1-3 con Nainggolan libero di arrembare dietro il tridente «piccolo». Ha fruttato un gol lampo, con una splendida azione di prima, ma il Genoa reduce da 5 successi casalinghi di fila è sempre stato efficace a ripartire. E 7’ dopo aveva già pareggiato. Poi, con il fattore-Totti a sparigliare, hanno deciso gli ultimi 25’. Elettrizzanti e nervosi al punto che nessuno si è più ricordato che Gasperini, pensando al derby in arrivo, aveva tenuto in panchina i diffidati De Maio, Gabriel Silva, Ansaldi e Rigoni. Hanno fatto tutti il massimo, i rossoblù. E domenica difenderanno il primato cittadino. Mentre la Roma si giocherà l’ultima vera chance, con il Napoli in casa del Toro.