La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini – F.Turco) – Dzeko o Pjanic, alla fine il grande dubbio di Spalletti contro il Toro è tutto bosniaco. Con il centrocampista avvantaggiato, perché l’allenamento di ieri ha regalato buone sensazioni: il fastidio agli adduttori è diminuito. Oggi, in ogni caso, la decisione finale, dopo un provino. Solo in caso di esito negativo tornerebbe in ballo Dzeko e il conseguente 4-2-3-1, con il trio Salah-Perotti-El Shaarawy alle spalle. In mezzo, oltre a Nainggolan, torna dall’inizio Keita. Ad uscire dovrebbe essere De Rossi, che in caso di ingresso in campo aggancerebbe Losi, a quota 386, al secondo posto dei romanisti con più presenze in Serie A (in testa Totti con 596). In difesa dubbio tra Digne (acciaccato) ed Emerson.
QUI GRANATA – Nel Torino, intanto, si allunga ancora la lista di assenti: oltre ad Acquah, Avelar, Benassi e Immobile, stasera mancherà anche Maxi Lopez, ricoverato per recuperare in fretta dalla tonsillite che lo ha messo k.o. negli ultimi giorni. In attacco Ventura non ha margini di scelta e conferma Belotti-Martinez, mentre sono stati convocati i Primavera Candellone ed Edera. Ventura, però, non vuole alibi: «La Roma è arrabbiata, ma per noi la sfida è stimolante. La vicenda Spalletti- Totti? Difficile entrare in una situazione senza viverla, ma ne sono dispiaciuto: Spalletti è stato un mio giocatore e ha fatto l’allenatore stimolato da me. E Totti è uno dei più grandi».