La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Ci sono derby che si truccano e altri che si desiderano. Forse è per questo che il Torino degli ex laziali Mihajlovic e De Silvestri sbanca l’Olimpico per 1-2 grazie alle reti dello stesso De Silvestri ed Edera, a cui ha fatto seguito il primo gol giallorosso di Schick, meritandosi la Stracittadina del 3 gennaio contro la Juventus. Era dal 2008-09 che i granata non approdavano ai quarti, tant’è che il presidente Cairo dice sereno: «Era ora». Comunque, al netto dei meriti dei vincitori, c’è da segnalare come la Roma – con un possesso palla di quasi il 67% – abbia colpito due legni (16 il conto stagionale) e sbagliato un rigore con Dzeko, santificando Milinkovic Savic, fratello portiere della stella biancoceleste.
TURNOVER SPINTO – Con la Juve che incombe all’orizzonte, Di Francesco azzarda un turnover spinto, cambiando addirittura 10 undicesimi dei titolari rispetto all’ultima partita, confermando il solo Schick, anche se stavolta nel ruolo prediletto di centravanti. Anche Mihajlovic comunque non scherza, visto che le sostituzioni sono 7, ridando fiducia solo a De Silvestri, Molinaro, Valdifori e Belotti. Viste le novità, l’impressione è che entrambe le squadre improvvisino rispetto allo spartito consueto e questo per un po’ aiuta i granata. Il problema nella Roma è che l’attacco improvvisato non dà molte soluzioni a una mediana che non gira la palla velocemente e così nella prima frazione le vere occasioni giallorosse sono tre: una gran traversa colpita da El Shaarawy con un tiro dal limite (31’), un tiro di controbalzo di Under da ottima posizione al centro dell’area (36’) e una conclusione dello stesso Under deviato da Milinkovic (41’). Il resto, invece, è buon sangue granata, che impegna già in partenza Skorupski di testa con Belotti (3’) e De Silvestri (23’). Nulla può invece il portiere giallorosso – all’esordio stagionale – su azione d’angolo di Edera che vede protagonisti gli stessi due torinisti: sul primo tiro respinge, sul secondo però capitola. E’ il 39’, e la Roma sembra in panne.
DZEKO FLOP – Di Francesco però man mano tira fuori tre conigli dal cilindro – Perotti, Pellegrini e Dzeko – che accendono il match, anche se al 14’ è Edera a sciupare tirando alto un gran contropiede. Ma in cattedra va Milinkovic che dice no in serie a El Shaarawy (3’), Perotti (19’) e Gerson (21’), mentre Strootman ciabatta al lato di sinistro da facile posizione (20’). Alzando i ritmi, la partita assume i toni dell’assedio, perché al 22’, su cross dell’olandese, Milinkovic esce a vuoto, consentendo il colpo di testa di Schick, che però finisce sul palo. Ma i granata hanno davanti praterie, così al 28’ il neo entrato Berenguer pennella un cross su cui Edera batte Skorupski anticipando Emerson. Sembra la fine ma la Roma, che con l’ingresso di Dzeko è disposta con 4-2-4 d’assalto, al 32’ pare riaprire il match: Schick viene trattenuto da Moretti e cade in area. Sul dischetto va lo stesso Dzeko, il cui tiro però esalta Milinkovic. Insomma, al 40’ tocca a Schick tenere viva la gara con un rasoterra imprendibile. L’Olimpico allora si riscalda e il Torino arretra troppo, consentendo a Dzeko di avere ancora due occasioni: il rasoterra gli viene respinto dal solito Milinkovic (43) e il colpo di testa invece non inquadra la porta. Morale: sono i granata che al 49’sfiorano il terzo gol con una ripartenza conclusa da Rincon addosso a Skorupski. Stavolta è proprio finita. Per la Roma è il 4° tonfo stagionale (il 3° in casa) e per il Torino è già attesa derby. Il 3 gennaio sarà una notte bollente.