Il Messaggero (G. Lengua) – Gini Wijnaldum è tornato. José Mourinho lo ha convocato e lui non vedeva l’ora di vivere la quotidianità di squadra: «I primi minuti di gioco si avvicinano», ha scritto sui social allegando una foto sorridente. Un sorriso che per cinque mesi e mezzo gli è mancato per via della frattura alla tibia destra rimediata a fine agosto in un contrasto in allenamento con Afena-Gyan.
Nessun rimpianto, Mourinho lo ha finalmente ritrovato ma non è ancora il momento di farlo partire titolare. Cinque giorni fa ha disputato un test amichevole con la Primavera ei segnali sono stati incoraggianti, per tutta la settimana si è allenato con la squadra e ieri è partito per Lecce. Alcuni tifosi lo hanno aspettato al gate dell’aeroporto per strappargli un selfie e un autograto, lui si è reso subito disponibile. Non c’era invece Karsdorp, rimasto a Roma per infortunio.
Il mancato sostituto alla cessione di Zaniolo ha complicato di molto le cose: Pellegrini, ad ora, è costretto a giocarle tutte nonostante le condizioni fisiche non eccellenti e Dybala rischia se utilizzato una volta ogni tre giorni. Il rientro di Gini, però, può dare respiro al centrocampo e non all’attacco. Lì davanti il nuovo arrivato è Solbakken che Mou al momento ha bocciato.