Il Messaggero (S. Carina) – L’Udinese per ripartire. Come ad aprile. Sette mesi fa Pellegrini era reduce dal rigore sbagliato a Rotterdam contro il Feyenoord. Un errore che si trasforma nel punto più basso della sua avventura alla Roma.
La lesione al flessore destro, dopo i problemi all’adduttore, è finalmente alle spalle. Non gioca da Roma-Servette (5 ottobre). È andato in panchina al derby e ieri Mourinho, proprio per saggiare le sue condizioni, ha organizzato un test in famiglia dove hanno partecipato tanti Primavera, viste le numerose assenze per gli impegni delle nazionali.
Il responso è stato positivo. José lo aspetta. E non perde occasione per rimarcarlo: “Ci manca, Lorenzo è il raccordo tra centrocampo e attacco”. Proprio il reparto che nelle ultime quattro gare sta facendo più fatica. Lukaku e Dybala isolati là davanti senza ricevere un pallone giocabile che nelle idee dello Special deve arrivare proprio dal capitano, la mezzala d’inserimento a completare il reparto con Paredes e Cristante, aspettando Sanches, ancora in evidente ritardo. Senza contare che la sua assenza è stata fondamentale anche sulle palle inattive: non può essere un caso che senza le parabole calciate dal numero 7, la squadra fatichi ad andare a segno in quello che negli ultimi due anni era stata la specialità. Adesso manca soltanto l’ultimo passo, quello del campo. La partitella di ieri è un primo assaggio. Ora avrà diversi allenamenti per trovare una condizione accettabile. L’appuntamento è per domenica 26 alle 18 contro l’Udinese. Per poi non fermarsi più.