Corriere dello Sport (R. Maida) – Tommasino è cresciuto a Castelfiorentino, 19 chilometri a sud dallo stadio Castellani. Quando entrò nell’Empoli a tirare i primi calci aveva appena 8 anni. Baldanzi si è staccato da questo tran tran, ambizioso quanto intrigante, soltanto qualche mese fa, quando lo ha chiamato la Roma di Daniele De Rossi chiedendogli di diventare grande. Possiamo quindi immaginare come stia vivendo la settimana che terminerà domenica con il ritorno ad Empoli, dove peraltro incrocia un gruppo di amici in enorme difficoltà: anche per causa sua potrebbero retrocedere alla fine del campionato.
In tribuna incrocerà lo sguardo di tante persone care. “Mamma e papà lavorano al mercato (quello vero, ndr), si spostano tutti i giorni tra Poggibonsi e San Gimignano: mi hanno insegnato il valore del sacrificio” ha raccontato Tommaso, che per l’educazione al calcio è molto grato al nonno, al quale ha dedicato un tatuaggio sul braccio sinistro: “Mi portava sempre al parco a giocare quando ero piccolo, oggi sarebbe orgoglioso di me”.