LIVE DA TRIGORIA – Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Roma, Rudi Garcia, in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Roma:
Come sta De Rossi?
“Ha una piccola frattura su una vertebra, da almeno tre settimane, deve solo gestire il dolore, non cambia nulla. Lo ha fatto sempre nella sua carriera, darà sempre il massimo per la sua maglia“.
Il Torino?
“E’ una buona squadra, che sta facendo una bella stagione. E’ sempre difficile giocare a Torino, ma detto questo non cambia nulla sulla nostra voglia e i nostri obiettivi, come sempre giocheremo per vincere“.
Yanga-Mbiwa terzino?
“E’ un giocatore molto interessante, questo ruolo lo ha fatto molte volte in Francia, ha giocato anche terzino sinistro, quasi tutta una stagione. E’ migliore al centro della difesa, ma ha fisico e intelligenza tattica, può partecipare alla manovra offensiva“.
Chi è favorito tra Roma e Lazio?
“Io sono concentrato solo sulla gara di domenica, facciamo in modo di essere con la testa solo sulla gara. Noi giochiamo sempre per vincere la partita che giochiamo“.
E’ tornata l’autostima?
“Queste due vittorie di fila in due partite difficili hanno dimostrato alla squadra che è sempre stata sulla giusta strada, la ricompensa arriva sempre per chi lavoro, loro non si sono mai fermati. Eravamo tutti ed avevamo una settimana per lavorare, non succedeva da tempo, forse da inizio anno. O c’erano le coppe o le nazionali, su questo punto, tranne per il turno infrasettimanale, è molto più semplice per lavorare e programmare le partite che arrivano“.
Tra la Curva e la squadra c’è una frattura, può essere un problema?
“La giustizia sportiva italiana è fatta così, c’è solo un uomo che il giorno dopo condanna e giudica tutto quello che è successo nel weekend, negli altri paesi c’è un dibattito di una commissione. Su questo punto la giustizia sportiva italiana deve migliorare, non mi sembra sia giustizia che decida tutto un solo uomo. Le cose che sono successe prima e dopo con la curva, con i tifosi e con i giocatori li prendo come capricci di persone innamorate, quando due entità si amano ci può essere anche un po’ di dissenso. Il carattere che vogliamo sempre per un giocatore singolo, io lo chiedo sempre, così come società e tifosi, quando succedono dimostrazioni di carattere è normale, vuol dire che c’è vita, c’è voglia. C’è amore tra i giocatori e i tifosi, poi sono capricci tra innamorati“.
E’ un vantaggio giocare fuori casa?
“I risultati lo dimostrano, per noi è più semplice giocare in trasferta, basta guardare i numeri“.
La Roma gioca più di rimessa, Totti può inserirsi in questa nuova filosofia?
“Noi sappiamo che lavoriamo con una società che ci dà i numeri esatti, eravamo col possesso palla alla pari con il Napoli. Questo stile lo vedo come un’arma in più, non è che giocheremo tutte le nove gare che rimangono tutti indietro, ci adattiamo agli avversari. Vedremo a volte la Roma un po’ più schierata e che gioca in contropiede, ma anche con un possesso palla importante. Per me conta la performance, dipende dai giocatori, ma anche dalla strategia che decidiamo nel pre-partita, i giocatori sono stati bravi, ma lo saranno anche quando faremo più possesso palla“.
Maicon come sta? Castan o Balzaretti possono fare uno spezzone?
“Maicon è andato a vedere uno specialista a Barcellona che lo cura, sta molto meglio, ma non abbastanza per lavorare con il gruppo ed essere convocato, spero per primo che possa tornare il più velocemente possibile. Ma ora non è pronto e dobbiamo gestirlo per non caricare il suo ginocchio, speriamo posso tornare, ma abbiamo diverse soluzioni. Balzaretti è tornato in gruppo e ha giocato un tempo con la Primavera, mi sembra logico che dopo quasi 18 mesi fuori rosa c’è bisogno di un po’ di tempo, per ritrovare ritmo e intensità, in allenamento e in gara. E’ convocabile, lo gestiamo per farlo tornare al 100%. Per Castan è differente, ha avuto una cosa molto seria, non possiamo bruciare i tempo, fa qualche cosa con noi, ma c’è bisogno di tempo. E’ bello vederlo sorridente, spero che possa giocare entro la fine della stagione, lo spero per lui e per noi, il peggio è passato, ora migliora ogni giorno, ieri ha fatto due gol in allenamento con dei tiri in porta, sono dei piccoli passi, importanti per noi e per lui“.
Ljajic non segna da fine febbraio…
“Finché abbiamo delle occasioni da gol è un segnale importante, chi segna non è tanto importante. Certo che per un attaccante è importante essere decisivo con gol e assist, lavoriamo tutti i giorni sull’ultimo passaggio e sulla finalizzazione. I giocatori devono essere pronti, bisogna avere sangue freddo davanti alla porta, devono essere pronti psicologicamente quando arriva questo momento in gara“.
La Primavera ha perso male con il Chelsea, come mai c’è questa differenza tra le due realtà?
“Prima bisogna sottolineare e fare i complimenti ai ragazzi della Primavera e ad Alberto De Rossi, hanno perso con il Chelsea, una squadra fortissima. Sono arrivati in semifinale di Champions, è dovuto al lavoro del mister e all’atteggiamento della Primavera, sono orgoglioso di loro. La sconfitta di ieri dimostra che sia loro che noi siamo lontani dai migliori club d’Europa, dobbiamo lavorare ogni giorno per avvicinarci, sono fiero di loro, la sconfitta di ieri non toglie niente a quanto fatto nel loro percorso“.