Pagine Romaniste (R. Gentili) – Dentro l’uovo di Pasqua la Roma trova il pass Champions. Questa volta senza dover aspettare altri risultati – le pretendenti hanno già giocato e frenato – la banda di Mourinho supera il Torino con il solo rigore di Dybala (7’) e sale al terzo posto, a 53 punti, -2 dalla Lazio che alle 20:45 sfiderà la Juventus.
L’immediato vantaggio, ottenuto da un fallo di mano di Schuurs sul tiro del pimpante Zalewski, ha portato la Roma a non arrischiare troppo. E, se già fosse squadra difensiva, oggi i giallorossi hanno deciso di fare il minimo indispensabile per non far passare il confuso Toro. Un capolavoro del cinismo calcistico: un solo tiro in porta, su rigore, che vale la vittoria e la volata nelle posizioni Champions. Giovedì a Rotterdam per l’andata dei quarti di Europa League con in mente le parole di Mou: “Vogliamo continuare”. Il Feyenoord è avvisato.
LE PAGELLE
Rui Patricio 7 – I pericoli del primo tempo si spengono sul fondo, sotto il suo sguardo attento. Con cui segue il colpo di test di Miranchuk ad inizio partita tagliato con le unghie della mano sinistra.
Mancini 6,5 – Il riposo tocca ad Ibanez. A lui, quello forzato contro la Samp, non giova. Concede troppi spazi a Radjonic, poi impara a colmarli e si fa valere come sa fare.
Smalling 7 – Annulla subito quel poco che Sanabria fa. Arriva poi Pellegri e non cambia atteggiamento. Anzi, ci aggiunge più presenza in avanti. Mole romanista.
Llorente 7 – Non è passata inosservata la solida gara contro la Samp. Mou lo ha elogiato, quindi lo conferma. Inossidabile, raffredda l’infuocato attaccato granata anche con gesti di elevata eleganza come la rovesciata in corsa ad inizio primo tempo.
Zalewski 6,5 – Propizia il rigore vincitore. Più libero mentalmente, si lascia andare anche a giocate di classe, pienamente nelle sue corde.
Cristante 7 – Rientra dalla squalifica e viene subito rimesso dentro. Colma ogni spazio con la sostanza che offre in continuazione. Trasforma in energia i tanti scarti che il Torino lascia in mezzo al campo.
Wijnaldum 6 – Come Llorente, di nuovo dal 1’ per dare continuità ai progressi mostrati contro la Samp. Non si ripete, mantenendosi più su toni di amministrazione. Prova il pallonetto da trequarti con Milinkovic-Savic che stava rientrando. Giovedì l’amato Feyenoord, ci si augura che il freno verrà tolto nella natia Rotterdam.
Spinazzola 6 – Sponda laterale, rimane più nella metà giallorossa dalla quale affina la ricerca della profondità. Non si accorge di essere proprio con il terreno davanti quando Llorente lo chiama per andare ad attaccare.
Solbakken 6 – Riparte dall’assist per il Faraone, compagno di trequarti. Consolida con il tempo il rapporto con la partita. Quello con il tiro è infelice: due conclusioni, la seconda – nella ripresa -, anche da buon posizione. E parlando di posizione, piano piano i movimenti che compie lo portano ad essere centravanti laterale. Riceve un colpo alla spalla sinistra ed esce. (Dal 73’ Matic 6 – Per consolidare).
El Shaarawy 6 – Aveva sigillato la vittoria con la Sampdoria, ci prova anche oggi con meno convinzione ma con costante impegno. (Dal 69’ Pellegrini 6 – Febbricitante, non lascia mai sola la Roma neppure oggi).
Dybala 7 – Punta mobile, il gol da rigore ha diverse sfaccettature, come quelle che Mou dà al ruolo di centravanti oggi assegnatoli: tre punti e posto Champions per la Roma, auguri pubblici alla madre. Da falso nove perde però la fantasia, oggi abbandonata per la praticità. (Dal 83’ Abraham sv – Il momento personale è quello che è: fa tutto bene con la sterzata, ma il tiro finisce altissimo).
Mourinho 7 – Il forfait di Pellegrini è la giusta occasione per regalare un’altra titolarità ad Ola e al ElSha. Ritorna a tre, con Llorente e decide di domare il Toro senza un centravanti di ruolo. Tutto su Dybala, che non tradisce. Come nessuna delle scelte, Llorente in particolar modo.