Tor di Valle si fa, ma il ponte conteso lo paga il governo

La Repubblica (L.D’Albergo – F.Ferrazza)Il nuovo Stadio della Roma è a un passo dal via libera definitivo. Anche perché il ponte di Traiano non è più un problema: a realizzarlo sarà il governo. Ieri, nel corso di una conferenza dei servizi più che mai accesa, la soluzione è arrivata con una telefonata. Il ministro dello Sport, Luca Lotti, ha preso il cellulare e dal treno del Pd, accanto a Matteo Renzi, ha chiamato Graziano Delrio, collega titolare dei Trasporti: «A quel ponte ci pensiamo noi». Probabilmente l’attraversamento, sparito con il taglio delle cubature e il ridimensionamento delle opere pubbliche deciso dalla giunta Raggi, ma considerato fondamentale dal Mit, finirà nella legge di stabilità. L’opera che alla fine dovrebbe collegare l’area dell’impianto e del business park alla Roma-Fiumicino sarà interamente finanziata con fondi statali. Proprio come il ponte dei Congressi, l’altro viadotto sul Tevere a poco più di un chilometro da Tor di Valle per c’è già uno stanziamento del Cipe.

Al netto delle potenziali polemiche, l’intervento tecnico-politico di Lotti ha risolto lo stallo in cui rischiava di piombare il tavolo. Le parti si riaggiorneranno martedì per affrontare tutte le prescrizioni ancora in piedi: i parcheggi, il potenziamento della Roma-Lido (qui si è acceso lo scontro Campidoglio-Regione sui 180 milioni che serviranno a rimettere in sesto la linea) e il raddoppio della via del Mare con l’unione di via Ostiense che per questioni di viabilità e sicurezza ancora non convince i tecnici della Città Metropolitana. Si tratta di criticità che dovrebbero essere risolte senza intaccare il progetto. Una volta chiusa positivamente la conferenza dei servizi, si passerà alla convenzione urbanistica e a un nuovo passaggio in consiglio comunale per la ratifica della variante urbanistica. Il voto contrario della grillina “dissidente” Cristina Grancio pare assicurato: «Le problematiche sono tante e c’s bisogno di un aggiornamento. Comunque come la penso politicamente si sa, ora attendiamo» A Trigoria, al contrario, si sorride.

Anche per questioni sportive: Schick corre verso una convocazione per Genova. Il giovane attaccante ceco anche ieri si è allenato con il resto del gruppo e oggi dovrebbe partire con i compagni verso la sua prima trasferta in maglia giallorossa. La Roma vuole gettarsi subito alle spalle la sconfitta di Madrid in Champions League e ha bisogno di recuperare il talento su cui ha investito tanto. Sul 2-0 rimediato in Spagna, ieri s tornato Radja Nainggolan: «Non dobbiamo fare drammi — ha spiegato il centrocampista belga a Skyperché siamo ancora in corsa e all’inizio non ci avrebbe scommesso nessuno. Adesso pensiamo solo al Genoa». E ancora: «Mi chiamano supereroe? Ho un ottimo rapporto con tutti e cerco di dare il massimo per loro. Dopo l’Atletico si è parlato troppo, andremo a giocarcela in campionato come abbiamo sempre fatto». Una battuta anche sullo Stadio della Roma: «Mi auguro che si possa fare, posso solo aspettare e augurarmi che vada tutto per il meglio». Ottimista, il ninja. Proprio come gli assessori all’Urbanistica di Comune e Regione. Mentre i comitati dei residenti e le associazioni ambientaliste sono pronte a dare a battaglia contro il Colosseo bis di Tor di Valle.

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