L’attaccante del Verona, Luca Toni, anche ex giallorosso, è intervenuto ai microfoni RomaRadio. Queste le sue dichiarazioni:
Il tuo passato con la Roma?
“Con la Roma sono stati sei mesi belli, intensi. Abbiamo rischiato di vincere lo Scudetto, ed è l’unica cosa che mi è dispiaciuta in carriera aver perso lo scudetto a Roma, quella con l’Inter è una delle serate che ti ricordi per l’atmosfera e lo stadio pieno“.
Il calcio non è troppo robotizzato? Ci fa piacere trovarti ancora a grandi livelli…
“Francesco ha più esperienza di me ma ognuno ha la propria passione per il gioco del calcio, come me non molla e cerca di essere un esempio positivo per i proprio compagni, andando oltre ai soldi perché gli piace l’adrenalina della domenica e del gol. Sono queste le cose che mancheranno quando smetteremo“.
Ti sei sorpreso da solo quando sei tornato a segnare a Verona?
“Sì, ho pensato ‘ce la faccio ancora a segnare’ (ride). Già a Firenze ero tornato a segnare e la soluzione Verona era importante per me perché ero vicino casa e il pubblico è molto caloroso. Inoltre ho trovato un allenatore che mi ha saputo gestire e mi ha messo in condizione di fare tanti gol“.
Belotti è simile a te…
“Dovremmo tornare a puntare sugli italiani. E’ bello trovare dei giovani italiani forti come lui o Destro perché servono dei giovani per una nazionale che sono un po’ di anni che non sta andando bene“.
Mandorlini?
“Magari ha sbagliato un po’ perché era genuino e sa anche lui di aver fatto delle goliardate e qualcosa di sbagliato. Ora si concentra sul campo e prepara molto bene le partite e sa far crescere i giocatori, è un allenatore importante per il Verona“.
Che pensi di Iturbe?
“Sì è un giocatore veramente forte e può diventare un fuoriclasse. Ci ho parlato tanto l’anno scorso e gli ho detto che dipende da lui se vuole diventare un fuoriclasse o andare a lavorare in pizzeria, con tutto il rispetto per le pizzerie. Ora è in una squadra importante come la Roma e può vincere in questa piazza importante“.
Quando incrocerete quegli altri proverete a fermarli?
“Ci proveremo sabato come ci proveremo pure con loro. Fare i punti con le grandi vuol dire farne di più perché sono inaspettati. L’anno scorso la Roma non siamo riusciti a fermarla, ma la Juve sì“.